Stava tornando a casa, dove purtroppo non è mai arrivato, dopo una giornata di lavoro trascorsa a Vicenza, incontrando alcuni clienti.
La strada e la vita di Filippo Piccolotto, il 20enne originario di Asolo morto ieri, venerdì, nel tragico incidente in Pedemontana, all’altezza dell’uscita di Riese Pio X, si sono fermate all’improvviso sotto un ponte della Superstrada, nello schianto fatale con un’altra auto (il cui conducente, un 60enne, è ricoverato in gravi condizioni a Treviso).
Filippo si era trasferito da poco con la famiglia – papà Ivan, co-titolare di una nota agenzia immobiliare con sedi a Venezia, Cortina e Jesolo, mamma Savina, il fratello e la sorella, a Crespignaga di Maser, comunità ora sotto shock (con quella di Asolo) per la sua prematura scomparsa.
Dopo il diploma conseguito al Cavanis, il giovane si era iscritto all’Università Ca’ Foscari di Treviso, facoltà di commercio estero. Quella sembrava essere ormai la sua strada, tanto che di recente aveva cominciato a lavorare alla Maeba di Fossalunga, società di benefit specializzata in produzioni tessili sostenibili. La stessa di mamma Savina.
Addetto alle vendite, il suo ruolo. Che ieri lo aveva portato a Vicenza, proprio per incontrare dei clienti. Al ritorno da quella trasferta, che doveva essere come tante altre, l’appuntamento con un destino tragico, che se l’è portato via troppo presto.
Il funerale si terrà mercoledì prossimo, 18 giugno, alle 16, nella chiesa parrocchiale di Villa d’Asolo. Il Santo Rosario sarà celebrato martedì 17, alle 20, in chiesa.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Qdpnews.it e Onoranze funebri Panizzon)
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