È stato il suo cane, fedele fino all’ultimo, a condurre i soccorsi verso il corpo del suo padrone. Una scena commovente, avvenuta nel primo pomeriggio di oggi, sabato 15 giugno, lungo il sentiero 924 A dell’anello del Monte Guslon, sulle alture dell’Alpago.
Erano circa le 14.30 quando due escursionisti, impegnati lungo il percorso, si sono visti venire incontro un cane nero. L’animale, dopo averli raggiunti, si è voltato e ha cominciato a camminare nella direzione opposta, quasi a volerli guidare. Insospettiti dal suo comportamento, i ragazzi lo hanno seguito fino a un prato poco distante. Lì, a terra, hanno trovato il corpo senza vita di un uomo, privo di documenti e con ogni probabilità deceduto da alcune ore.
Si tratta di Walter Affori, nato a Milano ma trasferitosi da molti anni a Nervesa della Battaglia. Fino a 12 anni fa lavorava come dipendente del comune di Spresiano. Chi lo conosceva lo ricorda come una brava persona.
Immediato l’allarme: sul posto è intervenuta una squadra del Soccorso alpino dell’Alpago, che ha raggiunto l’area in jeep per poi proseguire a piedi. In supporto anche l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato nei pressi del luogo del ritrovamento.
La salma è stata trasportata nella cella mortuaria di Chies d’Alpago. Attraverso il cellulare dell’uomo, recuperato accanto a lui, i Carabinieri sono riusciti a risalire alla sua identità. Le generalità non sono ancora state rese note, ma secondo le prime ricostruzioni il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali, probabilmente un malore improvviso.
Il cane, rimasto accanto al suo padrone fino all’arrivo dei soccorsi, è stato preso in custodia dagli uomini del soccorso alpino e poi consegnato ai Carabinieri. Sarà ora affidato ai familiari dell’uomo.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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