Grande festa lo scorso weekend a Conegliano per il Raduno Triveneto degli Alpini, appuntamento tanto atteso e coinciso con il Centenario della Sezione Ana di Conegliano, quest’ultima organizzatrice di una manifestazione che ha coinvolto oltre 1.600 gruppi di tutte le Sezioni del Triveneto, con una rappresentanza anche estera.
Tanti i momenti emozionanti che hanno arricchito questa tre giorni, in cui la città di Conegliano è stata pacificamente invasa da Penne Nere e tanti curiosi, i quali hanno riempito gli esercizi commerciali della città, creando un unico clima di festa.
Canti e tanta allegria hanno animato Conegliano, per un’iniziativa che sicuramente rimarrà memorabile, con vari gruppi musicali, rock band e cori alpini nei vari punti della città. Il tutto condito dalla convivialità messa in atto dai punti ristoro allestiti.
Numerosi gli ospiti al Raduno: tra le autorità civili, militari e alpine, è intervenuto il ministro della Giustizia Carlo Nordio il quale, nella serata di sabato, ha fatto visita al Museo degli Alpini in piazzale San Martino. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha presenziato per tutta la sfilata di domenica, iniziata alle 9.30 e conclusasi alle 13, con il passaggio ufficiale della stecca con la Sezione di Gemona del Friuli. Presente quel giorno anche Paola Del Din, medaglia d’oro al valor militare e prima paracadutista donna italiana a fare un lancio di guerra: a quasi 102 anni è la testimonianza vivente del valore dimostrato in tempi bui.
In questi giorni è stato inoltre fatto un omaggio alla storia, con vari mezzi e costumi d’epoca, tra cui quello delle donne cadorine, dei soldati austroungarici e delle crocerossine, senza contare gli aerei storici della Fondazione Jonathan Collection, che domenica mattina hanno sorvolato il centro urbano, rilasciando in cielo le tinte del Tricolore.
Sempre sul fronte della storia, in città erano visitabili le mostre alpine a Palazzo Sarcinelli (sul Centenario della Sezione Ana di Conegliano), in Corte delle Rose del Centro Studi Terzo Raggruppamento e al Museo degli Alpini. In città sono giunti anche i muli partiti da Vittorio Veneto.
Il Raduno Triveneto ha avuto inizio venerdì sera, in piazza Cima, con il suggestivo carosello degli sbandieratori e tamburi dell’associazione Dama Castellana, i quali hanno intrattenuto il pubblico, prima dell’apertura ufficiale dell’iniziativa con il concerto in Duomo del Coro Ana “Giulio Bedeschi” (diretto da Simonetta Mandis) e del Coro Congedati Tridentina.
Sabato mattina l’alzabandiera sulla rinnovata Gradinata degli Alpini (alla presenza delle autorità e della Fanfara Alpina di Conegliano) ha lasciato spazio alla solidarietà, grazie alla donazione dei tandem dal Gruppo Alpini di Piozzano (Piacenza) alla Nostra Famiglia di Conegliano, un gesto che è stato possibile tramite il lavoro e l’interessamento messi in campo dal Gruppo Alpini di Parè: nato dall’idea di un alpino e della moglie, prosegue questa iniziativa privata di donazione, che consente alle persone con autismo e disabilità di ritrovare una propria autonomia.
Il concerto del Coro Pradevai a Casa Fenzi, nel pomeriggio ha lasciato spazio all’accensione del tripode in piazza IV Novembre, con i tedofori provenienti dai quattro siti delle Medaglie d’Oro sezionali. Un momento di raccoglimento, a cui sono seguiti la deposizione della corona e la resa degli onori ai caduti.
Poi lo sfilamento ha condotto il pubblico verso piazza Cima, teatro di uno spettacolare carosello messo in scena dalla Fanfara Congedati Brigata Cadore, che si è guadagnata un lungo appaluso da parte di tutti i presenti, grazie alle ininterrotte coreografie (accompagnate dalle note musicali degli strumenti a fiato e a percussione) messe in atto. Fanfara che si è esibita in serata anche al Teatro Accademia, dopo la celebrazione della Santa Messa in Duomo. Prima del carosello, Francesco Botteon (presidente della Sezione Ana di Conegliano) e Gino Dorigo (presidente del Comitato organizzatore del Raduno) hanno ringraziato tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione dell’evento, senza nascondere la propria emozione. Il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, ha dichiarato con fermezza la volontà di far sentire la propria voce contro l’eventuale riduzione futura del numero delle truppe alpine.
Spettacolare la serata di sabato alla Gradinata degli Alpini, mai così invasa di persone: la convergenza di fanfare e cori ha letteralmente guidato il pubblico nell’intonare con un’unica voce l’Inno di Mameli.
L’appuntamento clou si è svolto domenica mattina dove, nonostante il sole cocente, una folla numerosa ha seguito la sfilata: in quell’occasione non è mancato un ricordo rivolto a Sergio Saccon, storico presidente della Fanfara Alpina di Conegliano, deceduto lo scorso mese.
La sfilata è proseguita accompagnata dalla narrazione fatta da Nicola Stefani, speaker ufficiale degli Alpini, coadiuvato da Nicola Mione. Intanto, il pubblico ha applaudito al passaggio delle Penne Nere, pronunciando tre semplici parole: “Viva gli Alpini!”.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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