Ha voluto commissionare e donare un dipinto in segno di riconoscenza nei confronti degli operatori dell’Hospice “Casa Antica Fonte” di Vittorio Veneto che si sono presi cura del papà nella fase finale del suo viaggio. Da oggi il gradito regalo di un donatore, che ha chiesto di non pubblicare il proprio nome, figura tra le splendide opere che adornano le pareti di Casa Antica Fonte, struttura che accoglie e presta le cure alle persone con patologie in fase avanzata.
La cerimonia di donazione si è tenuta oggi lunedì alla presenza del direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, delle direttrici, rispettivamente, delle Cure Palliative Roberta Perin, e del Distretto di Pieve di Soligo Piera Bonato, oltre che di Cosimo De Chirico e Maria Tagliente, palliativisti che hanno seguito il paziente, di tutto lo staff dell’hospice, di don Primo, assistente spirituale, e di Iva Bin, responsabile della Lilt per Casa Antica Fonte fin dalla sua apertura. Il quadro è stato collocato nel salotto della struttura che sorge nel quartiere di Costa.
“La rete costituita da assistenza domiciliare prima, e hospice quando non era più possibile seguirlo a casa – ha sottolineato il donatore – ha consentito a mio padre, così come a noi familiari, di vivere il difficile momento del fine vita con un supporto costante e amorevole: di Casa Antica Fonte abbiamo apprezzato la qualità dell’assistenza e dell’accoglienza così come, anche, la bellezza della struttura”.
Struttura che, va ricordato, ha rappresentato l’ultima splendida ideazione dell’architetto Mario Foltran che, anch’egli malato di tumore in fase avanzata come la maggior parte degli ospiti dell’Hospice, la ideò insieme all’architetto Nerino Meneghello, con la precisa volontà di offrire ambienti in cui l’asetticità dei luoghi di cura ha lasciato il posto al calore, all’attenzione ai dettagli, alla bellezza di un luogo in cui malati e familiari si sentono “a casa”.
“Ringrazio la famiglia per questo bellissimo dono, così come l’artista che ha rappresentato in modo significativo l’impegno quotidiano di tutti gli operatori e l’unicità di ogni singolo paziente che giunge all’Hospice – ha detto il direttore generale Francesco Benazzi -. Un grazie di cuore va anche a Iva Bin e a tutti i volontari Lilt che si alternano a Casa Antica Fonte nel garantire, con il nostro personale, il massimo sostegno ai pazienti e ai loro familiari”.
Il quadro
L’opera, un olio su tela, è stata realizzata da Mario Tavernaro, artista poliedrico, originario di Caerano di San Marco. “Saremo tutti farfalle” lo splendido titolo scelto, a sintetizzare quello che è il destino di ognuno, per un quadro in cui il donatore ha voluto fossero presenti gli attori dell’Hospice: ospiti e operatori che vi lavorano con dedizione.
Nel quadro, le farfalle bianche rappresentano i pazienti. I quindici operatori e medici sono invece simboleggiati da un lieve segno azzurro: pur essendo una traccia leggera, la loro presenza è fondamentale e non meno importante.
I fogli che compongono lo sfondo rappresentano l’oceano. Sono stati creati utilizzando la carta che si inserisce nelle scarpe da corsa per mantenerne la forma ed evitarne le pieghe. L’artista ha incollato questi fogli sulla tela, trasformandoli nelle onde dell’oceano, simbolo dell’infinito che attende ognuno di noi. I segni bianchi visibili sulla carta richiamano le increspature delle onde e il respiro stesso dell’oceano. Il fatto che la carta provenga da scarpe da corsa vuole sottolineare come tutti noi, pazienti e operatori, continueremo per sempre il nostro viaggio, la nostra “corsa”, verso l’universo infinito.
L’Hospice: 200 pazienti all’anno
“Casa Antica Fonte” è un luogo d’accoglienza e ricovero finalizzato a offrire le migliori cure palliative alle persone malate quando non possono più essere seguite a domicilio. L’accesso viene valutato e deciso dai servizi distrettuali. Casa Antica Fonte prevede anche ricoveri temporanei per il sollievo delle famiglie impegnate nell’assistenza di persone con gravi patologie, come la SLA.
Dieci le stanze singole con bagno, ognuna con affaccio sul giardino e in grado di accogliere, oltre al paziente, anche un familiare. Nella struttura ci sono anche un salotto, una sala riunioni, un punto tisaneria, una sala del commiato oltre ai locali di servizio per gli operatori sanitari. LILT collabora nella gestione dell’Hospice fin dalla sua creazione. Tra i principali promotori della struttura c’è Francesca Steccanella, ex responsabile della LILT vittoriese.
Dalla sua inaugurazione/attivazione, avvenuta nel 2012, sono stati assistiti a Casa Antica Fonte circa 2500 pazienti.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Ulss 2 Marca trevigiana)
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