“Senza accordo corriamo da soli”: Toni Da Re candidato governatore in pectore per LVR

Se il centrodestra dovesse spaccarsi, sarebbe un tutti contro tutti, in una lotta fratricida che potrebbe anche avvantaggiare il Partito Democratico e gli alleati di sinistra. È quanto emerge anche alla luce della scelta della Liga Veneta Repubblica, che in una nota fa sapere come “per qual si voglia motivo”, se non si trovi un accordo sul futuro candidato, sarà comunque presente con una propria lista e con un proprio candidato “alla carica di Governatore”: sarà un volto arcinoto della politica veneta.

Toni Da Re è il candidato scelto dalla costola autonomista del Carroccio. Nata nell’ottobre del 1998 dalla scissione con l’allora Lega Nord, la Liga Veneta Repubblica promuove l’autogoverno del Veneto in uno “Stato federale” (sul modello della Germania) e sostiene il riconoscimento dell’identità, della lingua e della cultura veneta.

Dopo essere stato consigliere regionale, sindaco di Vittorio Veneto ed europarlamentare, il “Baffo”, come lo chiamano nella città della Vittoria e non solo, punta alla Regione. “Se non troviamo nessun accordo o se non ci vogliono nella coalizione di cui tuttora facciamo parte – aggiunge – correremo da soli e io sarò il candidato presidente”.

“La Liga Veneta Repubblica, in occasione delle elezioni regionali del Veneto che si terranno nell’autunno di quest’anno, in coerenza con le due precedenti elezioni regionali in cui partecipò alla coalizione che elesse Luca Zaia, ribadisce la propria collocazione e intende far parte anche in questa tornata elettorale della coalizione di centrodestra” afferma il gruppo che ha nel veronese Tomas Piccinini il proprio rappresentante in Consiglio regionale del Veneto.

Lo scorso 18 giugno, l’ex sindaco vittoriese annunciò di essere pronto a scendere in campo alle prossime elezioni regionali nelle fila della Liga Veneta Repubblica, per puntare a un seggio a Palazzo Ferro Fini. Fino allo scorso anno Da Re è stato europarlamentare nelle file della Lega, da cui poi ha deciso di andarsene, non senza polemiche e ripercussioni che hanno influito anche sull’esito delle elezioni comunali 2024 a Vittorio Veneto.

(Autore: Simone Masetto)
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