Un’opera di riqualificazione urbana ha restituito alla comunità di San Fior uno spazio verde attrezzato di 11 mila metri quadri, Parco San Martino, “pensato per il benessere, l’incontro e la valorizzazione del territorio”, così come ha fatto sapere l’amministrazione comunale.
L’iter per arrivare al nuovo parco, costato circa 700 mila euro e finanziato in parte da fondi europei, “non è stato semplice”: nata come campo sportivo, nel 2012 l’area venne destinata a servizi per la collettività e, solo nel 2019, è diventata di proprietà comunale.
Nel 2022, nell’ambito del Piano di Sviluppo Urbano Sostenibile dell’area Coneglianese-Vittoriese, il Comune di San Fior ha iniziato a elaborare un progetto di riqualificazione, approvato a fine 2023 dalla precedente amministrazione comunale.
Il progetto, avviato nell’autunno del 2024, ha previsto un investimento di circa 700 mila euro e ha incluso la sistemazione del terreno e la raccolta delle acque meteoriche; la realizzazione di campi sportivi (calcetto e beach volley); l’installazione di attrezzature sportive, panchine, percorso pedonale e alberature: la creazione di un infopoint turistico, per valorizzare il territorio situato nel cuore delle Colline Patrimonio Unesco; l’installazione di una mappa tattile, per garantire piena accessibilità anche alle persone con disabilità visiva.
Durante l’esecuzione, alcune modifiche hanno migliorato ulteriormente la fruibilità e la sostenibilità del parco che, ora, è stato ufficialmente consegnato alla cittadinanza.


Il taglio del nastro del nuovo parco è avvenuto ieri, venerdì 4 luglio, alla presenza di circa 300 persone, in gran parte residenti, che attendevano da tempo questo intervento.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il sindaco di San Fior Gastone Martorel, i componenti del consiglio comunale e della giunta, il sindaco di Conegliano Fabio Chies, il primo cittadino di San Pietro di Feletto Cristiano Botteon, il vicesindaco di Cordignano Carlo Baggio, l’assessore di Gaiarine Alex Segat, i consiglieri regionali Sonia Brescacin e Roberto Bet, il progettista architetto Evasio De Luca, le imprese esecutrici, i dipendenti comunali e i rappresentanti delle associazioni territoriali.
L’amministrazione comunale ha illustrato, durante la cerimonia, le ragioni dell’intitolazione del parco a monsignor Vittorio Bottan.
L’area, riconosciuta edificabile inizialmente tra la fine degli anni Novanta e i primi anni 2000, ha vissuto una svolta decisiva grazie alla visione dello stesso monsignor Bottan, allora parroco di Castello Roganzuolo.
Fu infatti don Vittorio a volere che quegli 11 mila metri quadri diventassero uno spazio verde, accessibile e utile alla comunità che tanto amava.
Parroco di Castello Roganzuolo dal 1963 al 2011 e parroco emerito fino alla sua scomparsa, avvenuta il 6 settembre 2014, don Vittorio è stato anche instancabile promotore della tutela del patrimonio artistico della parrocchia e fondatore della Comunità Vocazionale di Castello Roganzuolo.
“L’amministrazione comunale desidera ringraziare pubblicamente la precedente amministrazione, che ha saputo credere e investire nel progetto e, in modo speciale, i familiari di don Vittorio, presenti alla cerimonia, per aver condiviso con la comunità questo momento di memoria e gratitudine – ha sottolineato il gruppo di maggioranza ‘Vivo San Fior’ -. Questo parco è ora uno spazio vivo, aperto, inclusivo: un’eredità che unisce passato, presente e futuro, nel nome di un uomo che ha saputo guardare lontano”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Comune di San Fior)
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