Tre Comuni si sono uniti per dire “no” alle dipendenze da droghe: è stato infatti inviato un progetto al Dipartimento delle Politiche contro la droga e le altre dipendenze alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che, poche settimane fa, ha aperto un avviso pubblico per selezionare progetti che prevedano l’istituzione di servizi e attività educative, rivolte ai giovani con programmi per la prevenzione dalle dipendenze da sostanze stupefacenti.
Un progetto che vede il Comune di Gaiarine capofila e la partecipazione delle amministrazioni di Codognè e Fontanelle, con le sindache Jessica Masini e Maurina Sessolo, dell’Istituto Comprensivo composto dai 3 Enti e rispettivi Servizi sociali, con la partnership della Comunità di San Patrignano.
“Appena uscito il bando, noi tre amministratori ci siamo sentiti e, subito, abbiamo trovato intendimento per lavorare in squadra, coinvolgendo ovviamente i rispettivi uffici dei Servizi Sociali e la dirigente, dottoressa Amato, del nostro Istituto Comprensivo – ha spiegato il sindaco di Gaiarine, Diego Zanchetta -. Da un primo incontro è scaturita in tutti la volontà di coinvolgere chi sul tema è indubbiamente competente e, visto che tutti e tre aderiamo allo Sportello Amico di San Patrignano, chiamare e confrontarci con loro per scriverlo è stato naturale, trovando ovviamente competenza e disponibilità”.
“Abbiamo messo a terra un progetto sicuramente ambizioso che, se finanziato, come auspichiamo, coinvolgerà circa 900 ragazzi frequentanti le classi quinte delle primarie e tutte le secondarie, assieme alle loro famiglie, a tutte le 110 docenti, nonché le associazioni del territorio, che rappresentano il primo avamposto quando si parla di Comunità Educante: stimiamo, con ragionevole cognizione di causa, che andremo a coinvolgere non meno di 4 mila cittadini – ha proseguito il primo cittadino -. Oltre alle droghe, poniamo attenzione con questo progetto anche ad altri due fenomeni altrettanto in crescita e altrettanto poco conosciuti, come il bullismo e il cyberbullismo, cogliendo al volo un’istanza interessante propostaci dai rappresentanti dei genitori, che riguarda i patti digitali”.
“Adesso non ci rimane che aspettare la graduatoria ministeriale, convinti più che mai che anche su questi temi importanti, come le dipendenze, se ne parli ancora troppo poco, nonostante siano temi che, inesorabilmente, danno numeri purtroppo costantemente in crescita, come ben si evince, sia dai dati ministeriali che dall’Osservatorio sulle Dipendenze della nostra Ulss 2 e che, se c’è un’arma per contrastarle, questa sia la prevenzione – ha concluso Zanchetta -. L’auspicio è che venga preso in seria considerazione questo progetto a più mani”.
(Autore: Arianna Ceschin)
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