La scorsa settimana, nell’ambito di un’operazione nazionale coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO) della Polizia di Stato, la Questura di Treviso ha condotto un’attività straordinaria di contrasto alla criminalità cinese, con il supporto operativo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dei Vigili del Fuoco della Marca.
Nel corso dei servizi sono stati complessivamente controllati 7 esercizi commerciali nella provincia di Treviso, tutti gestiti da cittadini cinesi: tra questi due centri massaggi di Treviso e Spresiano già oggetto di precedenti attività d’indagine per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
In uno degli esercizi commerciali sottoposti a controllo è stata riscontrata la presenza di due cittadine cinesi assunte “in nero”. Nei confronti di una di queste, una 48enne non in regola con le norme sul soggiorno, è stata anche disposta l’espulsione dal territorio nazionale.
Tre degli esercizi controllati, come conseguenza delle violazioni accertate, sono stati destinatari del provvedimento di sospensione dell’attività, mentre il titolare di uno degli esercizi commerciali, un cittadino cinese di 56 anni, è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per aver occupato alle proprie dipendenze la cittadina straniera sprovvista del titolo di soggiorno e destinataria di espulsione.
I controlli, che sono stati svolti anche nei confronti di aziende operanti nel settore tessile, hanno permesso infine di riscontrare gravi violazioni delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, con conseguenti accertamenti da parte dell’Ispettore nazionale.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Questura di Treviso)
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