Già richiesti più di 3.500 passaporti negli uffici postali di Marca. Ecco i Comuni più “viaggiatori”

Passaporto anche in Ufficio postale con il progetto “Polis”: ecco i primi dati

A quasi otto mesi dall’attivazione del servizio, negli uffici postali della provincia di Treviso sono stati richiesti 3570 passaporti. Al primo posto per numero di richieste si piazza l’ufficio postale di Cornuda: nel Comune pedemontano le richieste di emissione di passaporto sono state ben 273.

Nella vicina San Zenone degli Ezzelini 166; oltre 100 richieste in ciascuno degli uffici postali di Resana, Monfumo, Valdobbiadene, Col San Martino, Loria e Maser. Anche nelle località più lontane dal capoluogo, il servizio è ormai ampiamente collaudato. Lo dimostrano i numeri degli uffici postali di – ad esempio -Borso del Grappa (73), Motta di Livenza (68), Tarzo (61), Cavaso del Tomba e Crespano di Pieve del Grappa (circa 50 ciascuno). Anche a Zenson di Piave (11 passaporti richiesti) e a Refrontolo (13), tra i Comuni più piccoli della Marca, il “Progetto Polis” è riuscito a portare nuovi ed importanti servizi, sfruttando proprio la capillarità della rete degli uffici postali.

Il servizio di richiesta dei passaporti rientra infatti nel progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali” ed è possibile grazie all’accordo tra Poste Italiane e il Ministero dell’Interno: residenti e domiciliati possono prenotare un appuntamento in ufficio postale e presentare la documentazione direttamente allo sportello. Il servizio è disponibile, al momento, in 94 dei 180 uffici postali trevigiani.

Effettuare la richiesta è semplice: basta consegnare all’operatore dell’ufficio postale del proprio Comune un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare il bollettino di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento.

Grazie alla piattaforma tecnologica, l’operatore raccoglierà le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente.

Il servizio di rilascio del passaporto si aggiunge agli altri già attivi nelle sedi Polis, dove è possibile ritirare certificati anagrafici, di stato civile e previdenziali.

Sono 15 i certificati anagrafici e di stato civile disponibili per i cittadini che sono registrati dal Comune di competenza in ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente), di cui è titolare il Ministero dell’Interno. Tra i più comuni quelli di nascita, residenza, cittadinanza, stato civile e stato di famiglia, che possono essere richiesti singolarmente o in forma contestuale, cioè raccogliendo diverse tipologie di dati in un unico certificato e possono essere richiesti per sé o per i familiari registrati nell’anagrafica dell’ANPR.

L’obiettivo di Polis è quello di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese, superare il digital divide, sostenere la crescita delle comunità periferiche rendendo facile ai cittadini l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. Il progetto, finanziato con i fondi nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNNR, permetterà entro il 2026 a Poste Italiane di dare un nuovo volto ai 7 mila uffici postali dei piccoli centri, di cui circa 500 in Veneto e 83 in provincia di Treviso, e prevede un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro, finanziato per 800 milioni con risorse del Piano complementare al PNRR (Dl 59/2021), mentre gli altri 400 milioni sono a carico dell’Azienda.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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