Oltre sette milioni di euro per opere in materia di difesa del suolo. È questa la novità emersa a seguito dell’assestamento di bilancio proposto dalla giunta regionale ed approvato dal consiglio regionale del Veneto.
Nello specifico, sono state messe a disposizione ulteriori importanti risorse per il grande piano di mitigazione del dissesto idrogeologico di cui si è dotata la Regione del Veneto, messo a punto con una stretta collaborazione con l’Università di Padova.
Ad oggi, di questo piano che vale quasi 4 miliardi di euro, sono già state realizzate in dieci anni opere per oltre 2,2 miliardi di euro, una cifra che non si riscontra nella storia di alcuna Regione. Tali opere comprendono decine di bacini di laminazione ma anche altre opere come consolidamenti arginali, rialzi arginali, briglie e molto altro.
Lo conferma l’assessore regionale alla Difesa del suolo Gianpaolo Bottacin, che oggi concentra la sua attenzione sui fondi destinati a progetti in provincia di Treviso, pari a 7.215.000 euro di investimenti che vanno ad aggiungersi agli oltre 327 milioni di euro che la Regione ha investito nell’ambito della difesa del suolo negli ultimi 10 anni nella Marca.
Dal Meschio al Piave: ecco quali lavori nella Marca
Questi ulteriori fondi saranno utili per la realizzazione di alcuni interventi, anche nell’Alta Marca, colpita violentemente dal maltempo nello scorso mese di luglio.
Tra questi, la messa in sicurezza di un tratto di muro di sponda del fiume Meschio nel comune di Cordignano per 800.000 euro. Identica somma sarà rivolta alla ripresa erosioni spondali, con ripristino della sezione idraulica e riposizionamenti in quota delle arginature del fiume Meschio nei comuni di Vittorio Veneto, Cappella Maggiore, Colle Umberto e Cordignano.
Previsto anche un lavoro di ripristino della sezione idraulica, con ripresa frane sul fiume Soligo, sul torrente Raboso e rispettivi affluenti nei comuni di Cison di Valmarino, Follina, Miane, Farra di Soligo, Refrontolo, Moriago della Battaglia, Valdobbiadene, Sernaglia della Battaglia, Revine Lago e Tarzo per 900.000 euro.
Mezzo milione sarà destinato al consolidamento delle arginature del torrente Raboso, con ripresa delle erosioni e ripristino delle cavità provocate da animali selvatici nei comuni di Farra di Soligo, Moriago della Battaglia e Sernaglia della Battaglia.
Un intervento di consolidamento delle arginature, con ripresa delle erosioni spondali, ripristino della sezione idraulica e riposizionamenti in quota del fiume Monticano è riservato ai comuni di Conegliano, Fontanelle, Mareno di Piave, Vazzola, Oderzo, Gorgo al Monticano e Motta di Livenza per 700.000 euro.
A Sarmede, lavori di recupero alberature, ripristino della sezione idraulica, ripresa di franamenti di sponda, messa in sicurezza di muro di sponda soggetto a cedimento sul Ruio Le Spesse per 500.000 euro. Nel territorio di Santa Lucia di Piave, 600.000 euro saranno destinati al consolidamento delle difese spondali soggette ad erosioni e franamenti del torrente Crevada.
A Pederobba e Cavaso del Tomba, 700.000 euro serviranno a interventi di espurgo e risezionamento dell’alveo del torrente Curogna con rimozione di materiale alluvionale. A Onè di Fonte, 900.000 euro per espurgo e risezionamento dell’alveo del torrente Lastego con rimozione di materia alluvionale.
Inoltre, 110.000 euro sono stati predisposti per altri interventi di manutenzione sul bacino del fiume Soligo e torrente Raboso e affluenti nei comuni rivieraschi; 180.000 euro per il bacino del fiume Piave e affluenti; 185.000 euro per il bacino del fiume Livenza e affluenti; 110.000 euro per il bacino del fiume Sile e affluenti; 100.000 euro per il bacino del torrente Muson e affluenti. Infine, 130.000 euro per un lavoro di manutenzione dei manufatti di regolazione del bacino del fiume Livenza.
(Autrice: Beatrice Zabotti)
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