Cortina d’Ampezzo sta vivendo in questi giorni a cavallo di Ferragosto un autentico boom di presenze. Complice il grande caldo che soffoca la pianura, migliaia di turisti hanno scelto la “Regina delle Dolomiti” come rifugio, determinando un afflusso record che sta riempiendo le strutture ricettive e i principali luoghi di interesse. Alberghi e appartamenti sono praticamente pieni, mentre rifugi e sentieri registrano un via vai continuo di escursionisti.


A trainare il flusso, oltre al desiderio di sfuggire alle temperature elevate, sono anche gli eventi culturali e sportivi che animano l’estate cortinese. Tuttavia, il rovescio della medaglia è rappresentato dall’overtourism che sta interessando in particolare i luoghi più delicati e fragili del patrimonio naturale.
Emblematico il caso del Lago di Sorapis, ormai da anni meta di un turismo sempre più di massa: il sentiero che conduce allo specchio d’acqua è quotidianamente percorso da centinaia di persone, con inevitabili ripercussioni sull’ambiente e sulla tenuta del fragile ecosistema alpino.


La situazione, se da un lato conferma l’appeal internazionale di Cortina anche nella stagione estiva, dall’altro apre una riflessione sulla sostenibilità dei flussi turistici e sulla necessità di adottare misure di tutela per preservare le Dolomiti, patrimonio naturale unico al mondo.
(Autore: Simone Masetto)
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