“Non vuole essere un triste addio ma un ‘arrivederci'”: oggi la Santa Messa di commiato alle suore Salesie

Nonostante il caldo agostano, questa mattina sono state numerose le persone arrivate alla Santa Messa delle 10.30 (accompagnata dal coro), celebrata dal vescovo di Vittorio Veneto Riccardo Battocchio, alla chiesa di Santa Giustina Vergine e Martire di San Fior di Sotto, per dare il commiato alle suore Salesie.

Suore che, dopo 52 anni, lasceranno la comunità di San Fior di Sotto, per carenza di vocazioni e faranno così ritorno a Padova, come deciso dalla casa madre della congregazione. Era il 1973 quando le suore arrivarono in paese (le prime furono suor Terziana, suor Gioacchina e suor Lorenza), dando così avvio ai lavori dell’attuale scuola dell’infanzia, sorta al fianco della chiesa.

Il vescovo Riccardo Battocchio

L’asilo venne promosso da suor Natalina De Pizzol con il cugino don Ferruccio De Pizzol, quest’ultimo guida spirituale di San Fior di Sotto ed entrambi originari di Rua di Feletto. Una scuola dell’infanzia che ha lasciato ricordi in generazioni di persone che, oggi, hanno colto l’occasione per venire a salutare e a ringraziare le suore.

“Bisogna dire ‘grazie’ per questi 52 anni di attenzione alla comunità – la premessa fatta dal vescovo, alla presenza di don Domenico Valentino e di don Mirco Miotto, segretario particolare del vescovo stesso – Le suore Salesie per molti anni sono state presenti nel seminario in cui ho vissuto, quindi a loro mi lega anche un ricordo personale”.

“Oggi è una giornata di festa, ma anche una giornata triste se si pensa che ci sono abbastanza divisioni nel mondo, nelle famiglie, nelle comunità – ha proseguito – C’è un disperato bisogno di pace, un concetto che può essere inteso in diversi modi: c’è chi pensa alla pace come alla volontà di tirarsi indietro per quieto vivere, ma non è il concetto di pace lasciato da Gesù; c’è chi pensa alla pace come a una forma di indifferenza, ma l’indifferenza è la pace del cimitero; poi c’è la pace cercata come conseguenza di decisioni giuste, una chiara presa di posizione“.

Il vescovo ha quindi fatto un riferimento alle situazioni vissute a Gaza e in Ucraina. “Le suore hanno aiutato sia i piccoli che i grandi, tenendo fisso lo sguardo verso Gesù, dimostrando che la via giusta è quella di prendersi cura l’uno dell’altro, senza indifferenza per il quieto vivere – ha continuato – Le ringraziamo per il servizio e per la loro presenza nella comunità, dove hanno dato testimonianza che si può dare la vita in tanti modi diversi. Un servizio che ora dovrà essere assunto dalla comunità stessa”.

“L’augurio è quello di poter proseguire la loro corsa con perseveranza, tenendo lo sguardo fisso su Gesù”, ha concluso. Da parte sua, don Domenico Valentino ha osservato che “c’è un velo di tristezza in quella che è anche una giornata di festa”. Giornata dove erano presenti, assieme alla comunità, il sindaco di San Fior Gastone Martorel, gli Alpini e le suore di San Fior di Sopra.

“Desideriamo esprimere un ringraziamento a ognuno di voi, – le parole di una suora della congregazione – riconoscenti per l’aiuto che non avete mai fatto mancare, per l’affetto e l’attenzione che avete dimostrato e che rimarrà sempre nei nostri cuori”.

“Portiamo con noi il volto di tante persone che abbiamo conosciuto. Un pensiero va agli anziani e agli ammalati: vi chiediamo di accompagnarci con la preghiera”, ha concluso.

“Le persone sono sempre state disponibili alle nostre necessità – ha affermato una sua consorella – Sarà difficile dimenticarvi: ricorderemo i bimbi con i loro visi sempre vispi e sorridenti, agli ammalati e a tutti voi assicuriamo una costante preghiera, per una comunità sempre più unita e fraterna”.

Successivamente, sono stati ringraziati il sindaco, la giunta comunale, le suore di San Fior di Sopra, i bimbi, gli ammalati, tutti coloro che non sono riusciti a essere presenti per questioni di salute e con i quali le suore hanno instaurato un rapporto di amicizia. Poi non è mancata la lettura di un testo a nome della comunità, dove è stata espressa tutta la tristezza di questi giorni. “Eravate una presenza preziosa – alcune delle parole della lettera – Diciamo ‘grazie’ per quello che avete portato con il viso sorridente. Grazie per l’educazione umana e cristiana data ai bambini, per il supporto dato nel preparare la chiesa, al sacerdote e al catechismo, per il supporto e le visite ai malati”.

Questo non vuole essere un triste addio ma un ‘arrivederci’, a Padova o a San Fior di Sotto troverete sempre qualcuno pronto ad accogliervi”, le parole conclusive. Poi, a ricordo di questa giornata, don Domenico Valentino ha donato alle suore una particolare targa.

A margine della cerimonia, il sindaco Gastone Martorel ha affermato che le suore, “per buona parte della popolazione, sono state delle madri”. “Le suore erano molto radicate nel territorio, in una comunità dove queste cose hanno un valore importante”, ha aggiunto il primo cittadino, rassicurando sul futuro della scuola dell’infanzia.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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