Dopo la segnalazione di un caso umano di West Nile da parte dell’ULSS nel comune di Codognè, nella giornata di ieri sono state effettuate verifiche sanitarie sul territorio comunale. Dai controlli non è emersa alcuna criticità: nei fossati e nelle caditoie campionate non sono state trovate larve né zanzare adulte.
L’amministrazione comunale e il sindaco Jessica Masini sottolineano che non vi sono motivi di allarme e che la situazione è costantemente monitorata in collaborazione con l’ULSS. I trattamenti larvicidi previsti sono stati regolarmente eseguiti e proseguiranno nelle prossime settimane anche se non sono stati trovati casi di larve o zanzare infette nel comune.
“Non creiamo allarmismi – spiega Masini – ma invitiamo la cittadinanza a mantenere comportamenti utili a prevenire la diffusione del virus, come evitare ristagni d’acqua, utilizzare repellenti e indossare abiti lunghi soprattutto nelle ore serali, oltre a dotare porte e finestre di zanzariere e cambiare spesso l’acqua destinata agli animali domestici”.
Il West Nile è un virus che si trasmette esclusivamente tramite la puntura di zanzare infette. Nella maggior parte dei casi non provoca sintomi o solo disturbi lievi come febbre, mal di testa e stanchezza, mentre nei soggetti più fragili può determinare complicazioni neurologiche più serie.
L’amministrazione comunale, in sinergia con l’ULSS, continuerà a monitorare la situazione per garantire la massima sicurezza della comunità.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
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