Maeg, nuovo passo per la copertura pensile dell’Arena dello Sport. E l’Imoco osserva…

Giornata di concentrazione, di competenza ingegneristica, di coordinamento di uomini, di cavi e macchine l’altro ieri per sollevare fino a 25 metri dal suolo un secondo anello di 55 metri di diametro all’interno dell’Arena dello Sport a Tessera, struttura multifunzionale del Comune di Venezia che sarà capace di contenere 10.400 persone per ogni tipo di manifestazione, sportiva o culturale che sia.

Il primo anello era già stato collocato alcuni mesi fa, con la funzione di raccordo delle capriate. Questo è invece costituito da quattro funi d’acciaio con spessore di nove centimetri ciascuna e bloccate da 36 staffe a doppia ganascia. La sua funzione è di sostenere, sospesa in aria, l’intera cupola, ossia il primo anello di 165 tonnellate e la struttura reticolare di 3800 elementi del peso complessivo di 2100 tonnellate, capolavoro di progettazione, di esecuzione e di montaggio per una commessa Maeg di 12,5 milioni di euro.

All’interno dell’anfiteatro tutto era stato predisposto con giornate e giornate di lavoro in fabbrica a Vazzola e in cantiere. Ed ecco, al comando dato di prima mattina, l’anello di 55 metri muoversi e salire centimetro dopo centimetro, tirato su da 36 paranchi in sincrono tra loro e coordinati dal direttore tecnico, ingegner Massimo Montaldo. Un insieme colorato di cinghie e cavi dava un tocco di festa a tutto, gru, piattaforme, torri di sostegno in acciaio, uomini con caschi bianchi e pettorine arancio firmate Maeg, l’azienda fondata da Alfeo Ortolan che con Cev, Milani e GB realizza l’Arena su incarico del Comune di Venezia.

Dagli spalti, da terra e dalle piattaforme si infittiva l’intreccio di stringati ordini del direttore tecnico e del coordinatore del progetto, l’ingegner Andrea De Zotti, e l’elevazione è stata perfetta: le 36 staffe a doppia ganascia si sono tutte presentate in posizione idonea per il fissaggio sugli elementi maschi delle travi della cupola. Al termine della giornata ogni perno che unisce staffe e travi, controllato più e più volte, è stato dichiarato fissato, e concluso l’ancoraggio delle funi d’acciaio.

È stato un susseguirsi di fasi delicate per questo secondo anello che, grazie al procedimento avveniristico, costituisce il sostegno dell’intera cupola, un’ellisse di 110 metri per 130 sospesa in aria. È previsto di togliere entro questo mese le impalcature di sostegno dell’intera struttura, far così abbassare dei 50 centimetri progettati il primo anello, quello del peso di 165 tonnellate, e provocare in questo modo l’arretramento calcolato delle 36 travi, la conseguente tensione e il bloccaggio delle funi d’acciaio appena installate. Da quel momento la cupola pensile, una delle maggiori in Europa, sarà pronta per i lavori di rifinitura.

Non è un mistero che un top club “glocal” come la Prosecco Doc Imoco Volley, di casa nel vicino Palaverde di Villorba, abbia dimostrato interesse per la possibilità di fare disputare nella nuova Arena veneziana dello sport, a breve distanza dall’aeroporto di Tessera, alcuni big match interni, ad esempio contro rivali italiane del calibro di Milano e Scandicci o avversarie blasonate di Champions League, essendo il Palaverde ormai insufficiente ad accogliere tutte le richieste di biglietti per gli impegni di cartello delle pantere.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Maeg)
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