In estate ci sono diverse scelte per trascorrere le vacanze estive: c’è chi desidera riposarsi, all’ombra dell’ombrellone, o andare a camminare in montagna.
C’è chi, invece, approfitta delle ferie per fare esperienze nuove, dove la curiosità per diversi scenari paesaggistici si intreccia alla voglia di compiere un’avventura, lontani da quella quotidianità a cui siamo tanto abituati.
Quest’ultimo è il caso dei coneglianesi Alberto Piai (32 anni) e Andrea Cancian (34), entrambi appassionati di ciclismo, i quali hanno deciso di fare un viaggio in bici decisamente fuori dal comune, fino a Capo Nord.
“Per un ciclista Capo Nord è una meta ambita – hanno raccontato – Erano 3-4 anni che parlavamo di questo viaggio, fino a un anno fa, quando abbiamo deciso che a luglio 2025 saremmo partiti”.
Un viaggio compiuto non senza allenamenti, fatti prima due volte alla settimana con l’aggiunta di qualche chilometro in più la domenica, per poi alzare il tiro dal mese di gennaio in poi.


“Da qui a Capo Nord sono 4 mila chilometri e noi ne abbiamo fatti 3.100 in bicicletta, tenendo conto anche dei giorni di ferie che avevamo a disposizione – hanno proseguito Alberto e Andrea – Dall’Italia siamo andati in Austria e passati in Germania, da dove abbiamo preso un traghetto per la Finlandia e siamo andati in Norvegia. Siamo partiti sabato 26 luglio da Conegliano e arrivati a Capo Nord a Ferragosto, pedalando per una ventina di giorni”.
“Le difficoltà incontrate e gli aspetti più belli del viaggio? La criticità maggiore è stata sicuramente il fatto di aver trovato tanta pioggia lungo il tragitto, ma abbiamo visto tante cose belle ed è stato impagabile poter stare sempre in mezzo alla natura – hanno continuato – La Finlandia è il Paese che ci è piaciuto di più, per la natura e per la disponibilità della gente”.
Gente che si è dimostrata anche curiosa del fatto di vedere due italiani arrivare in bicicletta: “Quando ci sentivano parlare erano incuriositi e ci facevano molte domande sull’Italia, specialmente coloro che erano già stati nel nostro Paese – hanno spiegato – Poi avevamo anche diverse persone che, seguendoci sui social (dove ogni giorno postavamo diverse foto), facevano il tifo per noi: da casa ci arrivava un grande calore“.
Sul piano pratico Andrea e Alberto hanno spiegato che gli hotel venivano prenotati giorno per giorno, in quanto la pioggia poteva allungare il percorso.
“Avevamo una nostra tabella di marcia e a mezzogiorno decidevamo dove andare a dormire. Abbiamo viaggiato leggeri, in fatto di bagagli – hanno raccontato -. In Lapponia e in Norvegia abbiamo incontrato tantissime renne e alci che attraversavano la strada”.


“Viaggiare in bici per noi è troppo bello: prima avevamo fatto qualche giro in Toscana e nelle Marche, ma mai tragitti così lunghi. Quindi questo per noi è stato un viaggio indimenticabile: se ne avessimo la possibilità, partiremmo anche domani – hanno affermato – Stiamo già pensando a un altro viaggio da fare tra due anni“.
“Un consiglio a chi vorrebbe fare il nostro stesso viaggio in bici? Di prendere la bicicletta e partire, senza farsi troppe domande e senza pensieri. Poi è importante essere organizzati e avere sempre acqua e cibo con sé, perché capita che non ci sia nulla per diversi chilometri – hanno concluso – Quello che ti dà un viaggio così è impagabile: è normale avere un po’ di paura prima della partenza, ma poi tutto si risolve per strada”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: per gentile concessione di Alberto Piai e Andrea Cancian)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata