Tra le arti che di più si intrecciano tra loro ci sono sicuramente il cinema e la letteratura. Esistono film che narrano cinematograficamente i libri da cui vengono tratti e volumi che ripercorrono le produzioni e i capolavori sullo schermo.
La testata Qdpnews.it ha chiesto un consiglio di lettura alla Libreria Lovat di Villorba che, tramite Marco De Val, ha voluto indagare proprio la letteratura che racconta il cinema.
E lo ha fatto tramite il libro “Che hai fatto in tutti questi anni” di Pietro Negri Scaglione, un volume che ha indagato i 18 anni di gestazione per il capolavoro del regista Sergio Leone: “C’era una volta in America”.
“È risaputo, ormai, che tutte le varie forme d’arte sono interconnesse tra di loro. A mio modesto parere, però, la miscela migliore è quella sicuramente tra cinema e letteratura: sia che un film sia tratto da un
libro (e i casi, qui, sono un miliardo), sia che i libri raccontino vere e proprie imprese di cinema.
È quello che ha fatto Pietro Negri Scaglione con “Che hai fatto in tutti questi anni”.
Beh, già il titolo dovrebbe spiegare tutto, perché racconta i 18 anni che Sergio Leone ha impiegato per realizzare il suo capolavoro, forse – sempre a mio modesto parere – uno dei più grandi film della storia del cinema: ‘C’era una volta in America’.
Scaglione, come un chirurgo con il bisturi, va a sezionare il film di Sergio Leone, non solo all’interno dei suoi contenuti, su cui ormai -vabbè – hanno scritto già tutti ma, soprattutto, sulla realizzazione, che è un’odissea stessa, proprio come il film è un’odissea di Noodles, il protagonista, e dei suoi amici, nella strada criminale di New York City di quegli anni molto bui.
Raccontare ‘C’era una volta in America’, però, non vuol dire solo raccontare una generazione americana, un Paese come gli Stati Uniti, ma anche raccontare Sergio Leone, proprio quel Sergio che, dal titolo di un
famoso documentario, è l’italiano che ha inventato l’America“.
(Autore: redazione Qdpnews.it)
(Foto e video: Qdpnews.it – Libreria Lovat)
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