Non sono attrezzati ma si avventurano in montagna e restano bloccati dalla neve

L’elicottero “Falco” del Suem 118 dell’Ulss 1 Dolomiti in una foto d’archivio

Diretti al Bivacco Fanton lungo il sentiero numero 280, due escursionisti trevigiani, non attrezzati per le condizioni di alta montagna, sono rimasti bloccati dalla neve a circa 2.400 metri di quota e, incapaci di proseguire o tornare sui propri passi, hanno chiesto aiuto attorno a mezzogiorno.

Poiché la presenza di nuvole non garantiva l’intervento di Falco, mentre l’elicottero si avvicinava al punto, una squadra del Soccorso alpino di Auronzo si è preparata in piazzola. Fortunatamente un varco tra le nuvole ha permesso il passaggio dell’eliambulanza, che ha individuato i due 22enni di Riese Pio X e ha calato il tecnico di elisoccorso per poi scendere al campo base.

I due ragazzi, che erano bagnati e infreddoliti, sono stati dotati di imbrago dal soccorritore. L’elicottero è quindi risalito e in due rotazioni li ha issati a bordo con una verricellata di 15 metri, per poi portarli a valle. 

È invece rientrato l’allarme per un signore di 83 anni di Teolo, allontanatosi in passeggiata mentre con la moglie si trovava nei pressi del Lago di Mosigo e non rientrato. La donna, che lo aveva perso di vista verso le 10.30, dopo averlo atteso e cercato, ne aveva segnalato la scomparsa verso le 13.30.

Il Soccorso alpino di San Vito di Cadore, assieme ai Vigili del fuoco, ha quindi avviato la perlustrazione delle zone vicino al lago e lungo il Boite, finché l’anziano non è stato ritrovato, che stava camminando, in località Geralba.

(Autore: Redazione Qdpnews.it)
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