Un giovane operaio di 23 anni, Mattia Battistetti, che stava lavorando al cantiere del Residence Magellano della ditta Costruzioni Bordignon, in via Magellano a Montebelluna, è morto questa mattina, travolto da un carico di ponteggi dal peso di circa 15 quintali.
La tragedia è avvenuta alle 8.30, secondo le prime ricostruzioni da parte dei tecnici dello Spisal sarebbe crollato il ponteggio, che lo ha investito in pieno e ucciso. I soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita.
Il ragazzo, che lavorava per la ditta Altedil ponteggi Trevignano di Durigon, stava attraversando a piedi il cantiere del residence assieme a un collega passando da uno stabile all’altro quando ha ceduto il cavo della gru che stava movimentando un carico.
Mattia è stato travolto in pieno dal materiale del peso di circa 15 quintali mentre il collega è stato miracolosamente sfiorato.
Una tragica fatalità su cui è stato aperto un fascicolo per stabilire le responsabilità. “Lo conoscevo molto bene – ha detto il sindaco Elzo Severin recatosi sul luogo della tragedia, con la voce rotta dal pianto – Una bellissima famiglia, non ho parole per esprimere il mio cordoglio. Una tragedia che mi lascia profondamente colpito”.
Sono intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Montebelluna anche con un’autogrù, i carabinieri, il Suem 118 e gli ispettori dello Spisal.
“Occorre fare di più per la sicurezza sul lavoro – ha dichiarato Nicola Atalmi, della Cgil di Treviso – Non è possibile uscire di casa per andare a lavorare e non tornarvi mai più. Esprimo il più grande cordoglio alla famiglia del giovane. Occorre investire sulle attività ispettive nel territorio, il Veneto è molto indietro”.
“Non si tratta di una tragica fatalità – dichiara Marco Potente, segretario generale della Filca-Cisl di Treviso – Ci sono precise responsabilità delle aziende che dovranno emergere”.
I genitori della vittima, recatisi sul posto, sono stati colti da malore alla notizia della tragedia.
Mattia lascia la mamma Monica Michelin, insegnante, il papà Giuseppe, che lavora al laboratorio analisi dell’ospedale di Montebelluna, e la sorella Anna, impiegata alle poste.
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