Dopo il successo della missione istituzionale a New York, la Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti continua il proprio percorso di promozione dei territori con una nuova missione a Singapore, partita venerdì scorso e proseguita fino a ieri, mercoledì, con la partecipazione di Fondazione Marca Treviso e in collaborazione con Venicepromex.
L’obiettivo della missione è rafforzare le relazioni economiche e istituzionali con il Sud-Est asiatico, promuovendo da un lato l’offerta turistica del territorio trevigiano e bellunese e dall’altro delle eccellenze del sistema manifatturiero locale.
Singapore rappresenta una piattaforma strategica per l’Asia e un hub di grande rilevanza per gli investimenti, la mobilità internazionale e il turismo di qualità. La Camera di Commercio di Treviso-Belluno|Dolomiti intende dunque cogliere questa opportunità per rafforzare la competitività delle imprese locali, creando nuove connessioni in settori chiave: accoglienza, mobilità, manifattura ad alto valore aggiunto, promozione territoriale. Il programma della missione alternerà momenti istituzionali, incontri B2B con aziende e potenziali investitori e attività di networking.


Un ponte insomma tra turismo, manifattura e mercati internazionali. Su questo, collegati direttamente da Singapore, Qdpnews.it ha intervistato il presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno | Dolomiti Mario Pozza, e il segretario generale della Camera di Commercio italiana a Singapore, Giacomo Marabiso.
Presidente Pozza, di cosa tratta la missione a Singapore?
“Si tratta di promuovere il sistema Treviso-Belluno e le bellezze che noi abbiamo, dalle Colline del Prosecco alle Dolomiti, in prospettiva Olimpiadi, ma non solo. Promuoviamo anche il manifatturiero e, oltre a questo, anche l’attrazione degli investimenti”.
“Il nostro territorio può offrire tante opportunità, la finanza qui a Singapore è molto forte e quindi, grazie a questo piano che noi abbiamo approntato come Camera di Commercio di Treviso-Belluno, di promozione appunto del sistema trevigiano e bellunese, vogliamo che le opportunità siano colte dai nostri imprenditori. Tramite cosa? Tramite le nostre Camere di Commercio italiane all’estero e, nel caso specifico, con la Camera di Singapore. Questa è la seconda missione che segue quella che abbiamo appena concluso a New York, in modo da poter fare questa azione di promozione nei continenti più importanti, che sono gli Stati Uniti e l’Asia, per quello che riguarda l’attrazione di investimenti e la promozione turistica”.
Quindi, sostanzialmente, sono questi gli obiettivi della missione?
“Sì, gli obiettivi sono questi. Voi sapete che quella delle Camere di Commercio italiane all’estero è una rete di imprenditori che vivono in questi paesi, che quindi conoscono le realtà e quali sono le dinamiche locali. Sappiamo che in questo momento l’Asia è importante ma soprattutto Singapore, perché da qui vai in Cina, puoi andare in Australia, Nuova Zelanda e quindi si creano molte opportunità in un’area del globo in cui il Made in Italy piace, come piacciono le bellezze che abbiamo noi e soprattutto la qualità dei prodotti che noi riusciamo a mettere in campo”.
Questo ruolo di promozione internazionale dei territori, in ottica di turismo e investimenti, viene quindi fatto in rete con la Camera di Commercio italiana a Singapore, giusto?
“Sì, non a caso qui accanto a me c’è il dottor Marabiso, segretario generale della Camera di Singapore, che ringrazio. Lui ha curato questa nostra uscita qui, che non è la prima visto che siamo venuti anche in primavera. Abbiamo pianificato proprio queste giornate con importanti buyers, con importanti interlocutori istituzionali”.
A prendere dunque la parola è Giacomo Marabiso: “Come detto Singapore è l’hub del sud-est asiatico, ma in realtà ormai è considerato l’hub dell’Asia Pacific. Vanta una popolazione con un reddito pro capite di oltre 80 mila dollari americani e questo è sicuramente un buon punto di vantaggio rispetto ad altre economie. Un fattore che lo rende quindi un interessante market target per la promozione turistica della regione Veneto. Inoltre, come già detto, l’altra parte della missione era legata anche all’attrazione di investimenti: alcuni operatori singaporeani hanno già investito in Italia, ma riteniamo che ci sono delle ottime opportunità in Veneto e quindi, per questo, abbiamo voluto fortemente promuovere il Veneto non solo dal lato turistico, ma anche dal lato dell’attrazione di investimenti. Sappiamo che alcuni operatori locali stanno guardando ancora l’Italia, stanno valutando altre opportunità di investimento e per questo ritenevamo molto importante organizzare una serie di incontri con interlocutori locali”.
Quindi, dal suo osservatorio privilegiato, com’è visto il mercato italiano?
“E’ visto molto bene, c’è forte interesse – conferma Marabiso – Viene riconosciuta all’Italia non solo una capacità manifatturiera importante, ma anche una capacità di attrazione di investimenti rilevante. Ricordiamo che, solo qualche mese fa, c’è stato l’annuncio di un importante investimento sull’Italia da parte di una azienda di semiconduttori singaporeana. Sappiamo inoltre che c’è un forte interesse anche negli investimenti del mondo dell’hospitality, sanno che l’Italia può ancora offrire molto ed è, ad oggi, uno dei mercati target principali. La regione Veneto è già molto conosciuta qui a Singapore e molte aziende venete operano qui. Non abbiamo ancora un volo diretto, però comunque ci sono le connessioni grazie a diverse compagnie aeree e quindi il flusso turistico è già presente, però può essere ulteriormente potenziato. In generale anche lo scambio tra la regione Veneto e Singapore è buono, abbiamo una presenza anche di investitori importante ad oggi sulla regione. Ma, come dicevo, ci sono altre opportunità di collaborazione tra le imprese venete e singaporeane, anche in particolare di investimento per le imprese singaporeane verso la regione Veneto”.
“Il tutto però deve essere accompagnato da cosa? – ha ripreso la parola il presidente Pozza – Da un’organizzazione e da una struttura. Noi in questa missione l’abbiamo fatta curare da Venicepromex, la nostra agenzia per l’internazionalizzazione, e dal sistema camerale italiano all’estero, perché bisogna affrontare questi mercati sapendo dove si va e con chi si va e si può andare. Perché, se non si è attrezzati, in un certo modo si rischia anziché di portare a casa benefici per la propria azienda, di pagare un conto salato e questo non deve succedere. Questo perché è difficile affrontare al giorno d’oggi i mercati esteri, se non si è accompagnati dall’istituzione, come in questo caso in cui siamo ospiti dell’ICE, che ringrazio per l’ospitalità, ma da SACE, da SIMEST, assieme al Casa Depositi e Prestiti e alla rete istituzionale dell’Ambasciata e Consolato. Quindi è la rete del ‘sistema Italia’ che deve essere valorizzata e soprattutto sfruttata dalle nostre imprese e imprenditori”.
Presidente Pozza, alla luce di tutto questo, quali saranno i prossimi passaggi?
“Noi abbiamo avuto questi importanti incontri con gli operatori e, adesso, l’obiettivo è quello di mettere a terra quello che loro ci hanno dato di disponibilità nell’investire, di disponibilità nel conoscere la nostra realtà. Si pensa, per il prossimo anno, a un grosso evento da farsi sul modello del Forum Pymes che faremo tra pochi giorni a Castelbrando, in modo tale far vedere com’è la nostra realtà, quali sono le nostre bellezze dal punto di vista culturale, le Colline, le Dolomiti, e quindi far visitare anche le nostre aziende. E questo è l’obiettivo che ci siamo dati e che ci siamo proposti e che porteremo avanti sicuramente”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Camera di Commercio Treviso-Belluno|Dolomiti)
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