Il tema del commercio è una questione di attualità anche nella città di Vittorio Veneto, tra diversi cambi di gestione, chiusure, vendite e attese per la prossima asta.
Passando in centro viene sicuramente spontaneo buttare l’occhio verso lo storico Hotel Terme (in via delle Terme), chiuso dal 2019, il cui ricordo è legato agli anni in cui l’offerta dell’attività era gestita da Antonio Palazzi.
Dopo il “nulla di fatto” delle due precedenti aste, la chiusura delle offerte si chiuderà il prossimo 13 ottobre e, il giorno seguente, sarà deciso chi si aggiudicherà lo stabile dell’hotel (sempre che arrivino delle offerte e che l’asta non vada a vuoto, come già avvenuto).
Intanto il prezzo di partenza della vendita è calato del 36%, con un’offerta minima di 643.200 euro.
Chi si aggiudicherà l’Hotel Terme, di fatto farà rivivere un pezzo di storia vittoriese.
Restando in tema di hotel cittadini, a metà settembre ha chiuso l’Hotel Flora, collocato in viale Trento e Trieste, vicino alla stazione ferroviaria e, quindi, in una posizione strategica.
L’hotel è stato venduto dalla famiglia proprietaria e pare che potrà lì sorgere un hotel a 4 stelle, mantenendo il suo nome.
Tutto avverrà, però, dopo un intervento di ristrutturazione e, successivamente, la nuova proprietà affiderà la gestione dello stabile alla realtà che avrà individuato per questo ruolo.
Nel frattempo, sono diverse le vetrine vuote e a luci spente in città, a partire dall’area del Quadrilatero, senza scordare la zona della Galleria Al Cavallino.
Un problema, quello del commercio, che si nota anche a Vittorio Veneto, riflettendo una situazione che, però, è diffusa un po’ in tutto il Paese.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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