Tiramisù World Cup, si comincia! In gara 240 concorrenti nell’edizione dedicata a Maffioli

Con il taglio del nastro di questa mattina, venerdì, in piazza Borsa a Treviso, hanno preso il via le gare della nona edizione della Tiramisù World Cup che quest’anno ha per tema “Treviso e il gastronomo Giuseppe Maffioli“.

Al via 240 concorrenti provenienti da tutto il mondo che si sfidano nella ricetta originale o in quella creativa del dessert italiano più famoso nel mondo. Durante le Selezioni, ad assaggiare le creazioni degli appassionati “chef”, rigorosamente non professionisti, ci saranno 100 giudici buongustai, che hanno superato il test dello scorso settembre a pieni voti.

Proprio oggi le Selezioni della TWC 2025. Questi primi due giorni di gara (venerdì 10 e sabato 11) decretano i trenta concorrenti semifinalisti sia per la ricetta originale del dolce al cucchiaio e sia per la ricetta creativa, dandosi appuntamento alle Semifinali di domenica mattina, sempre in piazza Borsa a Treviso. La Finalissima, alle 15 di domenica 12 ottobre.

Francesco Redi, organizzatore e fondatore della Tiramisù World Cup

“Intorno al Tiramisù si è creato, nel tempo, un grande interesse. Il nostro compito è stato quello di proiettare nel mondo l’immagine del dessert così tanto legato a Treviso e che oggi è un nostro patrimonio alla stregua di una Tour Eiffel. Ma non dobbiamo adagiarci sugli allori, c’è ancora tanto lavoro da fare. A livello globale, ci sono moltissime opportunità da cogliere per tutte le categorie di ‘addetti ai lavori’, dalle aziende di food&beverage al mondo del turismo, dalla ristorazione al commercio”.

Federico Caner, assessore al Turismo della Regione Veneto

“La Tiramisù World Cup rappresenta molto più di una semplice gara culinaria: è un’esperienza che permette di immergersi nella ricca tradizione veneta e nelle sue radici culturali. Ogni anno Treviso si conferma punto di riferimento mondiale per questo dolce simbolo, capace di unire storia, creatività e territorio. In questo contesto, la figura di Giuseppe ‘Bepo’ Maffioli continua a essere fonte d’ispirazione: è grazie al suo racconto e alla sua passione che il tiramisù ha acquisito un valore simbolico profondo, diventando un vero e proprio emblema della nostra identità. Il suo contributo è un patrimonio prezioso che accompagna e arricchisce questa manifestazione e la nostra comunità”.

“Oggi inauguriamo una manifestazione che va oltre la competizione: è un momento di condivisione e celebrazione della nostra identità. Un invito aperto a tutti per vivere da vicino l’energia, i sapori e le emozioni che rendono il Veneto un territorio straordinario e accogliente”.

Mario Conte, sindaco di Treviso

“La TWC è una manifestazione che ha saputo portare Treviso nel mondo e il mondo a Treviso. Grazie alla visione e alla passione di Francesco Redi e del suo staff, questo evento è diventato molto più di una gara: è cultura, identità e promozione autentica del nostro territorio. Il fatto che, solo pochi mesi fa, la Tiramisù World Cup sia approdata sulla BBC e su altri broadcaster internazionali dimostra quanto questa idea, nata qui, sia ormai un simbolo globale della nostra Treviso e del suo dolce più famoso”.

Laura Forti, redattrice La Cucina Italiana e presidente di Giuria Grand Final

“Sono contenta di rinnovare per il quarto anno la partecipazione in Giuria alla Tiramisù World Cup 2025: l’edizione è molto interessante perché, grazie all’instancabile lavoro di Maffioli, inquadra il tiramisù all’interno della nostra ricca tradizione gastronomica regionale. E rafforza il legame con La Cucina Italiana, rivista a cui l’eclettico Beppe ha mandato diversi contributi originali”.

Alessandro Costa, direttore generale di Venice Sustainability Foundation

“Abbiamo accolto con favore la proposta di inserire la Tiramisù World Cup tra gli eventi collaterali della Biennale della Sostenibilità 2025 ‘Urbs et Civitas’, in coerenza con la missione di VSF orientata alla sostenibilità integrata nelle quattro dimensioni — ambientale, economica, sociale e culturale. In vista della prossima edizione, abbiamo avviato un percorso di accompagnamento tecnico volto a supportare l’organizzazione della TWC nella definizione di un evento pienamente conforme ai criteri internazionali di sostenibilità. Un’iniziativa che rappresenta un nuovo tassello nel percorso di costruzione di un modello territoriale integrato di sostenibilità, a beneficio dell’intero sistema regionale».

Dania Sartorato, presidente di Fipe-Confcommercio della provincia di Treviso

“Siamo sempre onorati di partecipare a questa nuova e sempre più partecipata edizione della TWC, arricchita quest’anno dall’omaggio a ‘Bepo’ Maffioli, padre e ispiratore della cucina trevigiana. Il ritrovarci ad ogni autunno a competere con e per questo nostro dolce, ci consente di consolidare le radici ma di volare nel mondo, perché il successo conferma come il locale, quando è buono e fatto bene, possa conquistare dimensioni davvero globali. In una provincia sempre più attrattiva e turistica come quella di Treviso, questo dessert rappresenta un valore aggiunto all’offerta, un elemento identitario che porta sviluppo, crescita, coesione anche tra noi operatori. Ringrazio gli organizzatori, che hanno saputo creare una vera e propria community che, nel fare e proporre il tiramisù, parla di noi, di bontà e di bellezza».

Giulia Casagrande, presidente Fondazione DMO Marca Treviso

“Come da Piano Strategico 2025-2027 e da piano operativo 2025, Fondazione DMO Marca Treviso, nell’ambito delle attività di promozione e comunicazione dell’offerta turistica, si è affiancata all’evento Enogastronomico di Destinazione – ‘Tiramisù World Cup’ – una competizione mondiale per non-professionisti che, giunta alla sua 9 edizione, ha visto concludersi le precedenti edizioni con enorme successo, registrando una importante partecipazione di pubblico e concorrenti da tutto l’Italia e dal mondo. L’evento, a seguito delle passate edizioni e del lavoro del suo ideatore Francesco Redi e della sua squadra, ha visto crescere di anno in anno l’interesse mediatico facendo parlare di sé dagli Stati Uniti al Brasile e persino in Australia. I mesi di preparazione a questa edizione hanno visto un lavoro incessante per  incrementare questa già importante esposizione mediatica, puntando dunque il faro sulla nostra Destinazione. I dati presentati sono incredibili: più di 15.000 candidati da tutto il mondo e centinaia di milioni di visite alle pagine dei social media che parlava della Tiramisù World Cup e centinaia di migliaia di visite al sito nel quale sono presenti esperienze da poter vivere nella destinazione. Concluso il weekend della  Tiramisù World Cup,  Fondazione DMO Marca Treviso ha organizzato un fam-trip, il primo di una serie inseriti in piano operativo, per coinvolgere una selezione di giornalisti internazionali già presenti in città per la TWC e guidarli alla scoperta della destinazione, al fine di completare la loro esperienza nella Marca e fornire loro ulteriori spunti per meglio descrivere l’offerta enogastronomica della marca”.

Mario Pozza, presidente Camera di Commercio di Treviso

“Sono lieto di salutare la Tiramisù World Cup, un’occasione importante per valorizzare un dolce che è già famoso in tutto il mondo, ma che sicuramente contribuisce a rafforzare ancor di più l’identità del Made in Italy. Sono particolarmente orgoglioso che questa manifestazione si svolga proprio qui, nella casa delle imprese, un luogo simbolo del lavoro, della creatività e dell’eccellenza del nostro territorio. Auguro all’evento e a tutti i concorrenti il miglior successo”.

“100 anni di Maffioli”: il simposio su cucina e tradizione enogastronomica trevigiana

Quella ricetta del tiramisù del 1981, la ricetta del “pollastro in tecia”, il risotto alla luganega e tante altre ricette tradizionali ideate e codificate da “quel genio di Maffioli” hanno dato vita ad un simposio molto particolare che questa mattina, in Camera di Commercio, ha unito studenti e docenti dell’Istituto Maffioli di Castelfranco, accademici della Cucina, archivisti del Fondo Maffioli e imprese aderenti a Fipe-Confcommercio.

L’obiettivo è stato quello di celebrare il centenario della nascita di Maffioli, fondatore dell’enogastronomia trevigiana e precursore della promozione, ripercorrendo i suoi generosissimi contributi e rivisitando, in chiave contemporanea, con la sensibilità della Generazione Z, le ricette tradizionali trevigiane, in una serie di salti culturali attenti e creativi portati avanti dagli studenti e dalla studentesse delle classi quinte, dopo un accurato lavoro di ricerca sulle fonti ed attraverso un laboratorio di cucina creativo e raffinato che oggi ha trasformato la luganega in golosi crumble, il saor in delicate salse, la casatella al posto del burro per mantecare, nel segno della sostenibilità e dell’equilibrio dei sapori.

Un viaggio attraverso ricordi dei ristoratori, aneddoti, letture di brani, per riflettere sul passato e guardare al futuro della ristorazione trevigiana, con spirito dinamico e creativo, come ha sottolineato Dania Sartorato, presidente di Fipe-Confcommercio, di chi vuole innovare “custodendo il fuoco della tradizione, senza adorare le ceneri”. Come dire, con impegno, con volontà di costruire nuovi significati, perché la cucina – ed oggi lo ha dimostrato – “è un’arte che si trasforma in un potente collante che unisce persone e generazioni e mondi diversi”. In apertura è intervenuto Francesco Redi, fondatore della TWC, che ha ricordato come quella ricetta del tiramisù del 1981 pubblicata dalla rivista Vin Veneto, sia “ancora la nostra stele di Rosetta”.

Il simposio è stato organizzato dai docenti Marco Valletta e Michela Bordin dell’Istituto Maffioli, con il contributo della dirigente scolastica Simona Caciotti. Sono intervenuti Elisa Carrer dell’Archivio Maffioli e il dottor Robazza per l’Accademia della Cucina. Le studentesse Aurora Zanetti e Carola Gogo hanno presentato l’evento.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Alessandro Lanza e Confcommercio Unione Provinciale di Treviso. Video: Alessandro Lanza)
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