Nel primo pomeriggio di ieri mercoledì i Carabinieri sono intervenuti per evitare il gesto estremo di un 32enne residente in provincia di Treviso, intenzionato a togliersi la vita gettandosi dalla diga di Ravedis a Montereale Valcellina (Pordenone).
L’allarme è stato lanciato intorno a mezzogiorno, quando una segnalazione di emergenza è giunta alla centrale operativa del 112. Sul posto si sono portati tempestivamente i militari della Stazione di Montereale Valcellina, che hanno trovato l’uomo in equilibrio precario sulla barriera di protezione dell’invaso, determinato a compiere l’estremo gesto per protestare contro presunte ingiustizie di cui si riteneva vittima.
Considerata la gravità del momento, è stato subito attivato il protocollo di mediazione e supporto psicologico. Le delicate operazioni di salvataggio sono state coordinate personalmente dal Maggiore Daniele Donin, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Spilimbergo, giunto alla diga insieme al Nucleo Operativo e Radiomobile e ai sanitari del 118.
Per oltre tre ore i militari hanno mantenuto un dialogo costante con il 32enne, cercando di rassicurarlo e guadagnare la sua fiducia per farlo desistere. Solo dopo lunghe trattative, intorno alle 15, l’uomo ha accettato di allontanarsi dal parapetto e di affidarsi ai soccorritori.
Una volta messo in sicurezza, è stato accompagnato nella caserma di Montereale Valcellina per chiarire i contorni della vicenda e, successivamente, ha acconsentito volontariamente al ricovero nell’Ospedale di Pordenone per ulteriori valutazioni mediche e psicologiche.
Sono attivi numeri verdi ai quali chiunque può rivolgersi per avere supporto e aiuto psicologico. Tra questi: Telefono Amico (02 23272327), Telefono Azzurro (19696), Progetto Inoltre della Regione Veneto (800.334.343), De Leo Fund (800.168.678).
(Autore: Simone Masetto)
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