Nuova “Gamma Camera” al Ca’ Foncello: “Solo altre tre in Italia”

È stata inaugurata questa mattina, alla presenza del presidente della Regione Luca Zaia e del direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi, la nuova Gamma Camera digitale “SPECT TC CZT StarGuide”, installata nel reparto di Medicina Nucleare della nuova Cittadella sanitaria di Treviso. Il costo è di oltre un milione e mezzo di euro e di 300 mila per l’installazione.

Si tratta di un’apparecchiatura di ultima generazione, dotata di detettori allo stato solido disposti a 360 gradi e integrata con sistema TC diagnostico, capace di fornire immagini tridimensionali ad altissima risoluzione e con una riduzione fino al 50% della dose di radiazioni somministrate ai pazienti.

La dottoressa Elisa Milan spiega la nuova attrezzatura

Il collaudo è stato completato il 15 settembre scorso e la macchina è già operativa. Nel mondo sono circa 200 i sistemi StarGuide installati, mentre in Italia se ne contano solo quattro: a Napoli (IRCCS Pascale), Padova (Azienda Ospedaliera), Avellino (AORN Moscati) e ora Treviso, che si conferma punto di riferimento nazionale per la diagnostica avanzata.

“Il mio ringraziamento va al presidente Zaia, alla dottoressa Milan, al dottor Morana e a tutto il gruppo della Medicina Nucleare, ma anche all’ingegner Valentinis, all’architetto e al dottor Bindoni che hanno elaborato questo progetto — ha dichiarato Benazzi —. Noi partivamo da una SPECT TAC tradizionale, ma grazie all’intuizione della dottoressa Milan abbiamo scelto di puntare su questa nuova tecnologia”.

Il direttore Generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi

Il direttore generale ha poi sottolineato i vantaggi concreti per operatori e pazienti: “Questa macchina riduce della metà le radiazioni, consente di rilevare lesioni di soli 4,5 millimetri contro i 10 delle precedenti strumentazioni e permette di utilizzare due radioisotopi contemporaneamente. Significa maggiore comfort per i pazienti e più efficienza per i tecnici, che in egual tempo potranno eseguire più prestazioni”.

Benazzi ha inoltre rimarcato l’impatto per la cardiologia e la medicina sportiva, settori d’eccellenza del Ca’ Foncello: “Con questa apparecchiatura possiamo evitare di mandare gli atleti in altre strutture per gli studi di perfusione: ora potremo farli direttamente qui, evitando la fuga di pazienti e professionisti”.

La direttrice della Medicina Nucleare, dottoressa Elisa Milan, ha evidenziato il valore clinico della nuova tecnologia: “L’innovazione risiede nei rilevatori allo stato solido. Questa macchina ci consente di migliorare la qualità delle immagini e di acquisire isotopi che emettono radiazioni a bassa energia, come il Lutetio PSMA, fondamentale per la valutazione dei pazienti con tumore della prostata e per monitorare la risposta ai trattamenti”.

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia

Durante la cerimonia, Zaia ha ribadito il ruolo del Veneto come regione leader negli investimenti sanitari: “Questo edificio ci è costato 250 milioni di euro, frutto di una programmazione di lungo periodo. Abbiamo appena inaugurato la nuova Pediatria di Padova, una delle più moderne d’Europa, e stiamo per firmare l’accordo per il nuovo Policlinico universitario. Ogni anno investiamo circa 70 milioni di euro in tecnologie, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Il governatore ha poi ricordato la tradizione veneta nell’innovazione sanitaria: “Nel 2012 inaugurammo la prima Cyberknife a Vicenza, la prima in Europa. Allora avevamo cinque o sei robot Da Vinci, oggi sono sessanta. Investire in tecnologia non significa sostituire i medici, ma metterli nelle condizioni di lavorare meglio”.

“Questa macchina — ha concluso Zaia — riduce della metà le radiazioni, offre una visione tridimensionale unica e consente di ridurre da 45 a 20 minuti la durata degli esami. È come passare da un’auto con le ruote di legno a una moderna: sempre auto è, ma molto più performante. E questo significa garantire ai veneti una sanità sempre più efficiente e all’avanguardia”.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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