Ampia partecipazione venerdì sera a “Ogliano in Rosa”, serata per la prevenzione del tumore al seno, organizzata con la contemporanea raccolta fondi per l’acquisto di copricapi oncologici.
L’iniziativa si è tenuta nella sede del Gruppo Alpini di Ogliano, nell’omonima frazione del Comune di Conegliano. Relatrici della serata sono state le dottoresse Nicoletta La Mura, dirigente medico oncologo, e Valentina Girardi, dirigente psicologo. Tanti i temi toccati, a partire dal concetto di prevenzione, fino alla comunicazione tra medico-paziente e paziente-nucleo familiare e amicale.
Senza poi scordare la questione dei copricapi e delle parrucche delle pazienti oncologiche, dai costi esorbitanti, considerato che una parrucca base parte dalla cifra di 300 euro, mentre i turbanti (anch’essi onerosi) sono acquistabili nei centri di riferimento a Treviso.
E proprio il fattore estetico, secondo le dottoresse, è ciò che spesso sta alla base della fragilità sociale della paziente, che inizia a vedere un’immagine differente di sé.
“Il tempo della malattia deve essere anche tempo di cura, tempo di stare nella comunicazione – hanno spiegato le relatrici – Anche chi circonda una paziente deve cercare di codificare i suoi bisogni e di comprendere il suo stato emotivo: l’approccio alla malattia fa davvero la differenza, perché la malattia colpisce sia la paziente che la famiglia che la circonda, in quanto coinvolta da questi cambiamenti”.
E in tema di cambiamenti, anche l’oncologia nel tempo è stata al centro di un’evoluzione scientifica, iniziata nel 2005, con lo sviluppo di nuovi farmaci, in grado di allungare le prospettive di vita. Progressi della scienza medica che, secondo le dottoresse, devono essere affiancati da una cultura della prevenzione, da affrontare senza paura: “La prevenzione è importante, perchè l’età di incidenza delle patologie tumorali al seno si è abbassata in maniera significativa”, hanno spiegato le relatrici.
Cultura della prevenzione che deve andare di pari passo con la consapevolezza, che porta a sfatare vari luoghi comuni e i cosiddetti “metodi caserecci” di cura: coloro che hanno avuto patologie pregresse, come ad esempio il melanoma, non devono infatti considerarsi automaticamente soggette o esposte al rischio di tumore al seno.
“Le prime cause di morte, attualmente, sono rappresentate dagli incidenti e dalle patologie cardiovascolari – hanno affermato le dottoresse – Teniamo poi presente che le terapie vengono calibrate a seconda della persona: viene fatta una valutazione genetica. Attualmente l’adesione allo screening arriva all’80-85%: non abbiamo ancora la piena adesione”.


“La scienza è andata a fondo, passando dall’oncologia d’organo all’oncologia legata alle caratteristiche biologiche (si va, quindi, di pari passo con la biologia molecolare): si studiano quelle che possono essere le terapie e i farmaci più adeguati – hanno proseguito – Tutto ciò avviene a seguito dello studio della firma genetica del tumore alla mammella diagnosticata”.
In sostanza, il tumore alla mammella dipende da una serie di fattori soggettivi della persona, motivo per cui è necessaria una terapia personalizzata, che non sempre richiede la necessità della chemioterapia. La progettualità di “Ogliano in Rosa” proseguirà domenica 26 ottobre alle 15, con il Torneo di burraco, a scopo benefico, con la raccolta fondi a favore delle pazienti del reparto di Oncologia dell’ospedale di Vittorio Veneto (il ricavato verrà donato integralmente).
Entrambi gli appuntamenti sono stati pensati dal Gruppo Folkloristico di Ogliano, dalle Rive di Ogliano, Gruppo Alpini di Ogliano e con il patrocinio della città di Conegliano. Per informazioni e iscrizioni, è possibile contattare i numeri 339 7375849 (Loretta) e 338 6169584 (Nadia).
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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