“Stordita con l’alcol e violentata nello scantinato del Kebab”: tre indagati

Foto di repertorio

Violenza sessuale aggravata dall’uso dell’alcol e dalla minore età della vittima. E’ questa l’accusa formulata nei confronti di un 27enne pakistano, titolare di un Kebab della provincia, finito nei guai con altri due connazionali, un 29enne accusato di concorso morale in violenza sessuale e un 24enne su cui pende invece l’accusa di favoreggiamento.

Con la complicità di uno, che lo avrebbe agevolato nella presunta azione criminosa, e il successivo sostegno dell’altro, che avrebbe invece tentato di sviare le indagini dei Carabinieri rendendo false dichiarazioni, il 27enne sarebbe prima riuscito ad attirare la vittima, una 16enne, nello scantinato del suo locale etnico, per poi farla bere (whisky e Coca Cola) e infine abusare di lei, ormai stordita dall’alcol. Sperando di farla franca.

Poi, una volta consumata la violenza, il pakistano l’avrebbe portata fuori e adagiata su una sedia, dove, in stato di incoscienza, l’ha trovata il padre, con cui la ragazza aveva appuntamento per tornare a casa.

Questi i contorni della drammatica vicenda, che risale all’inizio dello scorso aprile quando, secondo la denuncia della vittima, al termine di un pomeriggio trascorso con alcuni compagni di classe in un centro della Marca, dove si trova anche la scuola che frequenta, la 16enne decise di andare a mangiare un boccone in un Kebab, in attesa dell’arrivo del padre previsto un paio d’ore dopo.

Un locale, quello, che i giovani conoscono bene e che spesso frequentano già all’uscita dalle lezioni. La ragazza viene infatti accolta dal titolare che, con la scusa di “riscaldarla”, sempre stando alla testimonianza della vittima, la porta nello scantinato per bere qualcosa.

Lei accetta, fidandosi. Anche quando le viene offerto del whisky che, vista la giovane età, subito la stordisce. E’ a quel punto che il giovane ristoratore avrebbe portato a termine il suo malsano intento, violentando la ragazza che, nel frattempo, perde conoscenza.

Poi il 27enne l’avrebbe portata fuori, abbandonandola su una sedia, priva di sensi. E’ lì che la trova, una volta arrivato nel punto e all’ora concordati, il padre, che subito chiama il Suem 118 e la fa portare in ospedale. Qui, ancora sotto shock e con la mente annebbiata, la 16enne racconta di essere stata violentata. Gli esami confermano il rapporto sessuale completo.

Da qui scattano la denuncia e la successiva indagine dei Carabinieri, sfociata negli avvisi di garanzia nei confronti dei tre pakistani.

(Autore: Alessandro Lanza)
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