Nel cuore di Susegana, tra le colline del Prosecco, patrimonio dell’umanità UNESCO, si erge la Chiesa di Santa Maria della Visitazione, un luogo di culto che affonda le sue radici nel Medioevo e che conserva al suo interno un’opera d’arte di straordinario valore: la pala d’altare realizzata da Giovanni Antonio de’ Sacchis, noto come il Pordenone.
La chiesa, attestata fin dal 1206 con il titolo di Santa Maria, fu riedificata nel 1486 quando papa Innocenzo III conferì il giuspatronato ai conti di Collalto. L’edificio attuale presenta un impianto tipicamente quattrocentesco, con un ampio spazio interno tripartito da due file di colonne cilindriche e un presbiterio caratterizzato da una volta unghiata che si fonde armoniosamente con le cappelle laterali voltate a crociera. Tracce di affreschi con motivi fitomorfi e geometrici sono riemersi nelle fasce che delimitano gli archi della navata, attorno alle finestre e lungo la cornice di sottogronda.
L’opera più significativa della chiesa è la pala d’altare raffigurante la Madonna con Bambino in trono e i santi Giovanni Battista, Caterina d’Alessandria, Daniele e Pietro, realizzata nel 1514 dal Pordenone. Quest’opera, inserita in un fondale architettonico che rappresenta il tempio di Gerusalemme, trasmette un messaggio spirituale profondo. Il profeta Daniele, con l’indice puntato verso l’alto e il cartiglio con la scritta “Cum venerit”, annuncia l’avvento del Messia e del suo nuovo Regno, simbolizzato dalla pietra che distrugge la statua tetrametallica nel sogno di Nabucodonosor. Gli altri santi presenti nella scena, con i loro gesti e attributi, rafforzano questo messaggio di speranza e redenzione.
La pala del Pordenone è un esempio straordinario di come l’arte possa comunicare messaggi spirituali universali, rendendo la Chiesa di Santa Maria della Visitazione un luogo imperdibile per gli appassionati di arte e storia. La sua posizione nel cuore delle colline del Prosecco offre anche l’opportunità di esplorare un paesaggio ricco di bellezze naturali e culturali.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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