È Shezad Dawood il vincitore della prima edizione del Premio “Colline ad Arte”, promosso dall’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. L’annuncio arriva al termine della selezione condotta da una giuria internazionale composta da Aaron Cezar, Lorenzo Giusti, Nathan Ladd, Rebecca Lewin, Manuela Lucà-Dazio e Fatoş Üstek, che ha scelto l’artista britannico per la forza poetica e la profondità concettuale della sua proposta.
L’opera di Dawood, ancora in fase di sviluppo, si fonda su un’idea di straordinaria risonanza con lo spirito del Premio: trasformare il paesaggio in suono, restituendogli una voce viva e pulsante. Shezad Dawood è un artista multidisciplinare la cui pratica intreccia narrazioni, simbolismo e realtà alternative in opere che spaziano tra pittura, tessuti, scultura, cinema e media digitali. Il suo approccio, definito world-building, esplora futuri speculativi attraverso esperienze immersive e collaborazioni con comunità, scienziati e musicisti, e le sue opere figurano in prestigiose collezioni pubbliche e private di tutto il mondo.
“Sono rimasta colpita dall’intenzione di Dawood – commenta Rebecca Lewin, Responsabile Capo dei Programmi Curatoriali di Future Observatory ed in precedenza Senior Curator al Design Museum di Londra – di ‘dare voce alla terra’ in quest’opera, non solo perché risponde alla sensibilità ecologica che permea la struttura del Premio, ma anche perché offre ai visitatori l’opportunità di entrare in contatto con una versione concentrata degli elementi del paesaggio che avranno attraversato”.
“L’idea di trattare il paesaggio in termini sonori si distingue nettamente rispetto alle altre proposte” – aggiunge Nathan Ladd, Curatore Indipendente, già responsabile dell’arte contemporanea britannica alla Tate Britain – a cui fa eco Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC di Bergamo, che sottolinea: “Apprezzo la natura immaginativa del progetto di Shezad Dawood e l’idea di lavorare sulle narrazioni, allontanandosi deliberatamente da una dimensione fisica fissa”.
Il Premio “Colline ad Arte”, nato da un’idea di Sabrina Donadel e, in questa prima edizione, sviluppato e co-curato con Valeria Szabó Facchin, è realizzato in collaborazione e con il contributo della Camera di Commercio di Treviso-Belluno e trova piena espressione nell’opera vincitrice, pensata come un progetto diffuso nei luoghi iconici del territorio: un viaggio sonoro itinerante che restituisce alla comunità la musicalità del proprio paesaggio, generando nuove forme di ascolto e di relazione con la natura.
L’artista intraprenderà una ricerca sul campo a basso impatto insieme all’etnobotanico Michal Mos, registrando sul territorio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene le frequenze elettriche generate dalle piante, dal suolo, dalle radici e dalle foglie. Questi suoni – veri e propri “echi della terra” – saranno poi rielaborati con la compositrice Teresa Winter e remix di Rupert Cleveaux in una sinfonia corale multicanale, ispirata al principio del call and response della tradizione corale italiana e alle armonie policorali veneziane di Giovanni Gabrieli.
“È una meravigliosa e inaspettata sorpresa vincere la prima edizione del Premio – commenta Shezad Dawood – e sapere che la giuria ha accolto la mia proposta: lasciare che il paesaggio e l’ambiente delle Colline ci parlino attraverso frequenze sonore e interpretazioni vocali. Ho sentito che prendere il metodo policorale, nato proprio in Veneto, ed estenderlo a piante e alberi, permettendo loro di ‘cantare’, fosse un’opportunità unica per far rivivere il paesaggio in modi nuovi e contemporanei, dialogando al contempo con la ricca storia della regione”.
Una nuova opera “vivente” per Dawood, che nella sua carriera ha già esposto in istituzioni internazionali come il MOCA di Toronto, il Rubin Museum of Art, il Kunstverein München, il Pioneer Works di Brooklyn, la Tate Britain e il Guggenheim Museum, e ha partecipato a rassegne globali tra cui la Biennale di Venezia, la Biennale di Gwangju, Desert X AlUla e Manifesta.
L’opera, frutto della prossima residenza dell’artista sulle Colline e della sua “messa a terra”, verrà presentata a metà novembre sulle Colline Patrimonio dell’Umanità.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Novity)
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