Una cerimonia per ricordare determinati valori, per non dimenticare coloro che diedero la vita in nome della patria.
L’iniziativa, svoltasi recentemente al Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino, ha visto lo scoprimento di una stele in memoria di Giacomo DeNoni, giovane deceduto per la patria il 14 ottobre 1943.
Una storia emersa grazie alla ricerche svolte dal nipote di De Noni, ovvero Gianpaolo Da Rodda, il quale ne ha ricostruito la vicenda esistenziale.
Alla cerimonia erano presenti la vicesindaca di Revine Lago Elisa Carpenè, la consigliere comunale di Cison di Valmarino Cristina Munno, il presidente dell’As.Pe.M. (Associazione Penne Mozze) Varinnio Milan, la Sezione Ana di Vittorio Veneto e il Gruppo Alpini di Lago, la classe quarta e quinta della primaria Mazzini di Santa Maria (Revine Lago) con i loro insegnanti.


Una commemorazione che è stata anche l’occasione per ricordare tutti i caduti in guerra e i valori che animarono le loro vite, sacrificate in nome della patria.
“Giacomo De Noni è un esempio per tutti. La sua memoria ci richiama all’impegno che ciascuno di noi è chiamato a portare avanti nella vita – le parole di Carpenè, nel corso della commemorazione -. A qualsiasi età dobbiamo essere cittadini capaci di coltivare valori solidi: la pace, la libertà, il rispetto reciproco e l’aiuto verso le persone più fragili. Il mio auspicio è che questi valori continuino a essere tramandati anche alle nuove generazioni”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Comune di Revine Lago)
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