Aggressione a Urbani, FdI: “Più Forze dell’ordine e Controllo di vicinato”. Il sindaco: “Fatto tutto il possibile”

L’ex primario Pierpaolo Urbani nel luogo in cui è stato aggredito

Il caso dell’aggressione all’ex primario di Psichiatria Pierpaolo Urbani ha destato non poca preoccupazione a Conegliano, sia per le modalità che per l’orario in cui il fatto è avvenuto.

Ieri pomeriggio il medico si trovava all’esterno della sua abitazione di via Tiepolo, intento ad aprire la cassetta della posta. Improvvisamente è stato aggredito da due malviventi, che gli hanno strappato via il Rolex che aveva al polso e una catenina d’oro, “un ricordo di famiglia”.

Sulla questione Lucrezia Aggio, consigliere comunale di opposizione di Fratelli d’Italia, in una nota stampa ha scritto che “è inaccettabile che episodi di questo tipo avvengano alla luce del sole, in un’area frequentata quotidianamente da famiglie, studenti e lavoratori”.

“Se accadono aggressioni in orari così centrali, non posso che chiedermi cosa possa succedere con il cambio dall’ora legale a quella solare, che l’oscurità anticipa la sera – ha proseguito -. Da tempo la cittadinanza esprime preoccupazione e paura; i cittadini, i negozianti, i pendolari, non si sentono più sicuri nel frequentare non solo il cuore della città, ma anche le vie rionali, all’imbrunire. È un grido d’allarme, che non possiamo più ignorare”.

“Ritengo che sia necessario intervenire con urgenza sia a livello locale, rafforzando la presenza delle Forze dell’Ordine e predisponendo punti di controllo nelle zone più sensibili, sia a livello nazionale, introducendo leggi più severe per chi commette non solo questo tipo di reati – ha concluso -. La sicurezza dei cittadini deve tornare a essere una priorità assoluta. Conegliano è una città che merita serenità, rispetto e tutela“.

Parole a cui si sono aggiunte quelle di Ezio Da Re, coordinatore del Circolo coneglianese di Fratelli d’Italia il quale, in un’altra nota stampa, ha espresso “solidarietà al dottor Urbani”.

“Si tratta di un fatto grave, che desta allarme e che conferma la necessità di un immediato rafforzamento della sicurezza in città – ha sottolineato Da Re -. Da tempo, infatti, chiediamo il potenziamento dell’organico di Polizia locale e del Commissariato cittadino, che andrebbe esteso dai confini di competenza fino a Vittorio Veneto e Pieve di Soligo, così da garantire una presenza più capillare e tempestiva sul territorio”.

Da Re ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare il coinvolgimento dei cittadini nei progetti di prevenzione: “Il controllo di vicinato ha dato risultati positivi, ma potrebbe essere anche esteso ad altre zone della città, oggi non ancora coperte. Serve inoltre rivedere e rendere realmente operativo il progetto del ‘vigile di quartiere’, che non può restare solo sulla carta – ha proseguito -. È difatti una figura preziosa per presidiare le nostre strade, raccogliere segnalazioni e offrire un punto di riferimento diretto ai cittadini. D’altronde, sicurezza significa libertà e qualità della vita. Non possiamo permettere che episodi come questo diventino la normalità. È dovere delle istituzioni garantire serenità e protezione ai nostri concittadini”.

“La nostra è una proposta costruttiva e ci tengo a chiarire che non è un attacco all’amministrazione comunale. Vorremmo che il Commissariato di Pubblica sicurezza avesse competenze territoriali maggiori, fino a includere le aree di Vittorio Veneto e Pieve di Soligo” ha spiegato a margine Da Re.

Da parte sua, il sindaco Fabio Chies ha chiarito che, al momento, il Comune “ha fatto tutto ciò che era possibile e di sua competenza” per assicurare la sicurezza in città. A tal proposito ha ricordato iniziative come gli investimenti fatti per il rafforzamento del Comando di Polizia locale e dell’adozione del taser, come strumento in dotazione agli agenti stessi.

Allo stesso tempo, Chies ha espresso vicinanza al medico aggredito: “Ho sentito l’ex primario Urbani, che è anche un amico e gli esprimo tutta la mia vicinanza – ha affermato -. Vorrei solo rispondere alla consigliere Aggio, quando dice che i cittadini non si sentono più sicuri nel frequentare la città, dicendole che, invece di lamentarsi, è necessario guardare con obiettività il problema“.

(Autore: Arianna Ceschin)
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