Inizierà la prossima settimana la posa delle 29 targhe in metallo che racconteranno, passo dopo passo, la storia di Montebelluna lungo il percorso che dalla Rampa Frà Anselmino conduce fino alla Loggia dei Grani. Un itinerario simbolico, ma anche culturale e identitario, che rievoca le tappe fondamentali che dal V secolo a.C. al 1872 hanno portato alla nascita della Città di Montebelluna.
L’iniziativa rappresenta una delle azioni conclusive delle celebrazioni per i 150 anni della città, che hanno avuto il loro culmine nel 2022 con un ampio coinvolgimento di scuole, associazioni, istituzioni e cittadini.
Le targhe, realizzate in ottone e donate da Abaco, sono pensate come “pietre di memoria” lungo un percorso che unisce archeologia, storia e urbanistica. Ognuna racconta un frammento del passato: dalle prime tracce dei Veneti antichi, come la sepoltura dell’uomo di nome Teivo (V secolo a.C.), alla nascita del mercato cittadino del 1872, passando per la costruzione di pozzi, chiese, torri campanarie, l’istituzione della Pieve di Montebelluna nel 1297 e i personaggi che hanno segnato la crescita culturale e civile della città, come Enselmino da Montebelluna e Luigi e Augusto Serena.
Contestualmente, l’amministrazione comunale ha dato avvio alla riqualificazione della scalinata di Rampa Frà Anselmino, un intervento di rigenerazione urbana del valore complessivo di circa 30mila euro, affidato alla ditta Veneto Strutture di Montebelluna.
Il progetto prevede il rifacimento della pavimentazione e delle cordonate, la sistemazione delle caditoie e dei dissuasori di transito, e l’inserimento delle nuove targhe lungo il percorso pedonale che collega la chiesa di Santa Maria in Colle alla Piazza del Selese, fino alla Loggia dei Grani.
«Si tratta di una delle azioni conclusive delle celebrazioni per i 150 anni della nostra città – sottolinea il sindaco Adalberto Bordin –. Questo progetto è il segno concreto della volontà di lasciare un’eredità duratura, un filo che unisce passato e presente e che racconta la storia e l’identità di Montebelluna. La Rampa Frà Anselmino è un luogo simbolico, un collegamento fisico e ideale tra la parte alta e quella bassa della Città, e la sua riqualificazione rappresenta anche un gesto di cura verso la nostra memoria e i nostri spazi pubblici. Le targhe rappresentano delle piccole finestre sul tempo: raccontano chi siamo stati, ma anche da dove riparte la nostra comunità.
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo percorso – dai cittadini alle associazioni, fino ad Abaco – perché il valore di questo progetto sta proprio nella collaborazione e nel senso di appartenenza che sa generare».
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Città di Montebelluna)
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