Marco Ugherani da record: completato anche l’Ironman della Malaysia

Marco Ugherani l’ha rifatto. Lo specialista delle corse su lunga distanza ha realizzato un’altra impresa portando a termine l’Ironman di Langkawi in Malaysia in 13h 14′ 54”. Dopo la Marathon des Sables dell’anno scorso, Ugherani ha scelto di prepararsi ancora una volta al centro fitness Sport Target per le prove di nuoto, ciclismo e corsa che lo attendevano sull’arcipelago malaysiano.

Ex elicotterista militare, 55 anni, Ugherani è un imprenditore della frazione di Spineda di Riese Pio X, che opera nel settore del marketing con l’agenzia matrimoniale Club di Più. Appassionatissimo di mountain bike – tanto da avere allestito un museo vintage con pezzi d’epoca pregiati – veste i colori del Triathlon Uno Team Cittadella e in carriera vanta all’attivo circa 25 gare di Ironman. È stato l’unico italiano nella sua categoria (M55-59) a partecipare alla gara nel sud-est asiatico.

Il circuito di Langkawi prevedeva 3,8 km di nuoto da compiere in due giri da 1,9 km, 180 km in bicicletta con 1550 metri di dislivello e infine la maratona in piano lungo la pista dell’aeroporto, completamente sotto il sole, che rievocava quella del Campionato mondiale di Ironman a Kona nelle Hawaii, dove nel 2022 aveva gareggiato lo stesso Ugherani. Un percorso decisamente arduo.

Era la prima volta che prendevo parte a questa competizione in Malaysia – rivela il triatleta trevigiano -. L’aggettivo giusto per definirla è devastante, sia dal punto fisico che psicologico. Probabilmente è stato l’Ironman più duro che abbia mai affrontato, considerate anche le condizioni climatiche di partenza: 36 gradi con il 95% di umidità. Dopo l’ultramaratona nel Sahara in Marocco avevo già deciso di cimentarmi nuovamente nella mia specialità: il triathlon su lunghe distanze. Da maggio di quest’anno ho iniziato una preparazione fisica specifica per l’Ironman di Langkawi con il supporto del centro fitness Sport Target. Il mio coach personale, Vittorio ‘Vic’ Garaventa, mi segue ormai dal 2013, mentre assieme al gruppo di specialisti di Sport Target, coordinato da Niki Mardegan, ho svolto il potenziamento fisico e atletico, che è anche la parte più impegnativa da portare avanti. In sei mesi di preparazione ho dovuto anche recuperare da un problema alla spalla che mi ero infortunato circa una ventina d’anni fa”.

Preparazione certosina e cura minuziosa dei particolari per superare l’ennesima sfida. L’altissimo tasso di umidità a Langkawi comportava un consumo medio stimato del 10-15% in più di energie soltanto per effetto della termoregolazione. 

“Al briefing pre-gara – continua Ugherani – avevamo ricevuto la raccomandazione di prestare attenzione al sole con elevata umidità durante la maratona e alle piogge torrenziali che avrebbero potuto imperversare quando avremmo corso in bici, con possibili accumuli di 20-30 centimetri d’acqua sulla strada. Ho dovuto tralasciare le sensazioni del momento e rispettare la strategia che mi ero prefissato perché rischiavo di spingere per andare più forte e spremermi come un limone”.

A nuoto e in bicicletta

La prova di nuoto è andata bene: la spalla ha retto e ho sempre ‘tirato’ quando ero in acqua. In bici, invece, sono stato limitato dall’acido lattico. Non stavo bene: sia a causa dalla stanchezza dovuta anche al jet lag, sia perché sentivo di non aver digerito la colazione. Ho corso i primi 100 km con la nausea, non riuscivo proprio a girare e mi sono dovuto fermare tre volte per andare in bagno. Dal km 50 in poi sono subentrati anche i crampi”.

La maratona

“Ha rappresentato l’incognita maggiore, anche perché all’interno del tracciato da 10 km era stato inserito un chilometro di sabbia. Fortunatamente avevo già avuto modo di correre nel deserto. Ho cercato di essere regolare, ma per l’intera maratona i crampi andavano e venivano. Ho continuato a gettare acqua ghiacciata sulle gambe, non appena mi fermavo ai ristori, mentre l’umidità, sempre più intensa, aveva reso l’asfalto viscido. Comunque alla fine ce l’ho fatta: ho tagliato il traguardo. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto. È stata un’altra bella avventura, un’esperienza di sport e di vita da raccontare”.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Press Sport Target)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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