L’ingresso del nuovo parroco don Massimiliano Zago, prete-ciclista: “Facciamo squadra”

Il nuovo parroco don Massimiliano Zago con il vescovo Riccardo Battocchio e gli amministratori locali

L’Abbazia di Santa Maria era gremita di fedeli emozionati domenica mattina 9 novembre, per l’insediamento del nuovo arciprete-parroco di Follina, Miane – Campea – Premaor e parroco di Combai e Farrò, don Massimiliano Zago, 51 anni.

Una cerimonia molto attesa e sentita per un cambio che, nel caso di Follina, è epocale: dopo 110 anni, i padri Servi di Maria hanno passato il testimone della guida pastorale della comunità ad un sacerdote diocesano, e vi rimangono come collaboratori, a partire dall’ormai ex parroco padre Francesco Rigobello. Le comunità di Miane invece, erano attualmente guidate dall’amministratore parrocchiale don Andrea Dal Cin, ora arciprete a Sacile, e precedentemente da don Maurizio Dassie.

Il saluto dei sindaci

In una splendida mattinata di sole, don Zago è stato accolto sul sagrato dell’Abbazia dai sindaci di Follina, Paola Carniello, e Miane, Moreno Guizzo, accompagnati rispettivamente dall’assessore Caterina Toffolatti e dalla vice sindaco Gloria Recchia, e dal sindaco di Borgo Valbelluna – il sacerdote ha lasciato le parrocchie di Mel, Carve e Pellegai – Stefano Cesa.

Il saluto dei sindaci

“La tua presenza – ha esordito Carniello – è per noi un dono prezioso, una guida spirituale che, sono certa, saprà rafforzare i legami di queste comunità. A nome dell’intera cittadinanza, desidero esprimerti un caloroso benvenuto. Siamo lieti di camminare insieme in questo nuovo capitolo, certi che il tuo impegno arricchirà non solo la vita delle nostre parrocchie, ma anche il cuore di ogni cittadino.

“Confidiamo – ha sottolineato – che il rapporto tra il nostro Comune e la parrocchia continui ad essere improntato sulla collaborazione, il rispetto e il sostegno reciproco, per il bene di tutti i nostri concittadini, con particolare attenzione ai più bisognosi”.

“L’arrivo di un nuovo parroco – ha aggiunto Guizzo – è sempre un momento importante per una comunità: segna l’inizio di un nuovo cammino di fede, di dialogo e di collaborazione. Siamo certi che il Suo ministero porterà nuova linfa spirituale e contribuirà a rafforzare i legami di solidarietà, attenzione e prossimità che contraddistinguono il nostro paese”.

“Come Amministrazione comunale – ha concluso il primo cittadino -, ci impegniamo a proseguire nel dialogo e nella collaborazione con la parrocchia, perché insieme – istituzioni civili e religiose – possiamo continuare a servire il bene comune, in particolare dei più deboli e di chi vive situazioni di difficoltà”.

La cerimonia

La messa, scandita dai consueti gesti del rito di insediamento della liturgia cristiana è stata presieduta dal vescovo di Vittorio Veneto monsignor Riccardo Battocchio, e concelebrata dai sacerdoti che operano in Vallata. In chiesa c’erano adulti e ragazzi, famiglie e associazioni, a partire dagli Scout Fse di Follina.

“In questa splendida abbazia, e nelle altre chiese di queste comunità – ha esordito il presule nell’omelia -, si custodisce una lunga storia di fede, speranza, impegno, laboriosità, affetto per il territorio, di preghiera e di sofferenze, di gioie comuni. Una continuità nel tempo che di tanto in tanto vede nuovi inizi, come quello che stiamo vivendo oggi, nella festa della dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, che rimanda all’unità”.

“Nessuno è un’isola, e nessuna comunità cristiana vive da sola – ha proseguito – Ogni parrocchia vive in relazione alle altre, è formata da uomini e donne che si riconoscono uniti nella fede in un certo territorio: il parroco con gli altri preti e i suoi collaboratori si prende cura delle comunità”.

L’omelia del vescovo Riccardo

“Come vescovo farò tutto il possibile per aiutare i cristiani che condividono la loro fede in questo territorio della diocesi, a sentirsi pienamente Chiesa, parte del popolo che Dio chiama a essere presente qui in questa terra. Il parroco è qui per sostenere la missione cristiana di questo popolo, e don Massimiliano lo farà insieme ai padri Servi di Maria che da 110 anni custodiscono l’Abbazia, e a cui rivolgo sincera gratitudine”.

I rappresentanti del Consiglio pastorale accolgono il nuovo parroco

Alla fine della celebrazione, il neoparroco ha preso la parola ringraziando il vescovo, i rappresentanti delle Amministrazioni, i Servi di Maria e la propria famiglia.

Don Massimiliano, che dalla Valbelluna ha oltrepassato le Prealpi per arrivare in Vallata, si è presentato come un appassionato ciclista che conosce a memoria le strade del territorio, “ricco di storia e tradizione di fede”.

L’intervento di don Massimiliano Zago

Citando lo spirito degli Scout e invitando anche i più piccoli ad unirsi nel gruppo dei chierichetti, don Zago si è rivolto infine alla comunità con un appello: “Con il Signore tutto si può. Vi chiedo di fare squadra e di sostenerci nella corresponsabilità e nella collaborazione tra noi”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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