I 40 anni del Ponte Cadore, lavori “a tappe” e disagi: “Cantiere dopo i Giochi? Speriamo non per altri due anni…”

Quarant’anni “festeggiati” con un importante progetto di riqualificazione, indispensabile ormai a risolvere con interventi mirati alcune criticità emerse nel tempo. Il tutto con l’obiettivo di preservare la funzionalità e la sicurezza dell’imponente struttura anche in futuro.

Il “compleanno” è quello del Ponte Cadore, inaugurato nel 1985 e progettato dallo Studio Matildi. Una straordinaria opera di ingegneria che si estende per 1.150 metri, raggiungendo un’altezza massima di 184 metri sopra il fiume Piave.

Un’infrastruttura strategica, parte della Strada statale 51 “di Alemagna”, che collega le zone montane del Cadore, Comelico e Cortina d’Ampezzo alla pianura veneta. E che, nel corso degli anni, ha garantito la sicurezza e la fluidità della viabilità in una delle aree più suggestive del Paese.

Composto da tre viadotti di accesso e da un imponente ponte ad arco-telaio, che ne costituisce il cuore strutturale, il Ponte Cadore è ormai da circa due anni oggetto di lavori di manutenzione straordinaria, necessari a garantire che questa straordinaria opera continui a svolgere il suo ruolo strategico per le generazioni future.

Interventi che però, in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, verranno sospesi. Per riprendere poi a Giochi finiti. “Secondo le scarne informazioni arrivate a noi sindaci della zona, pare che il cantiere proseguirà anche dopo i Giochi olimpici per almeno altri 700 giorni, con interventi da completare sia nel viadotto a monte che a valle del ponte – spiega il sindaco di Perarolo di Cadore, Pier Luigi Svaluto Ferro -. Significherebbe disagi e rallentamenti per altri due anni!”.

Non esattamente una passeggiata, vista anche la pericolosità di quel tratto, già tristemente noto per svariati incidenti stradali (anche mortali). “Intendiamoci, i lavori dopo 40 anni andavano fatti – prosegue il primo cittadino cadorino -. Però nel frattempo il volume di traffico nella zona è aumentato a dismisura e questa, purtroppo, è una variabile che sta creando diversi problemi”.

Code, rallentamenti e, appunto, il delicato tema della sicurezza stradale. “Soprattutto il venerdì sera, quando arrivano per il weekend turisti e proprietari delle ‘seconde case’, i rischi aumentano molto – sottolinea il sindaco -. Spesso poi, in questa stagione, il fondo stradale è anche ghiacciato e dunque scivoloso, specialmente all’imbocco da Perarolo. Senza contare che, sul ponte, le corsie di sorpasso sono un po’ in discesa e questo induce gli automobilisti ad andare a velocità ancora più sostenuta”.

(Autore: Alessandro Lanza)
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