Si è conclusa in bellezza Una Collina di Libri 2025, la rassegna letteraria delle Colline del Prosecco UNESCO, con l’incontro molto atteso con Manuel Vilas, protagonista indiscusso della narrativa iberica contemporanea. L’appuntamento finale si è svolto all’Auditorium C. J. Antiga di Miane, dove il pubblico ha seguito con attenzione il dialogo dedicato al suo ultimo romanzo, Il miglior libro del mondo.
Vilas ha chiarito fin da subito il gioco narrativo alla base del libro: “Il titolo è ironico. Non è davvero Il miglior libro del mondo. È un gioco che propongo al lettore, perché credo che ogni essere umano debba aspirare a fare il meglio nel proprio lavoro“.
Da questa idea scaturisce un paragone semplice ma efficace: “Un calciatore vuole segnare il miglior gol del mondo, un giornalista desidera fare la migliore intervista possibile e uno scrittore prova a scrivere il miglior libro. Non sempre ci riusciamo, anzi quasi mai, ma l’intento è meraviglioso“.
Una riflessione che l’autore collega alla vulnerabilità che accompagna chi pubblica un libro: “Ogni incontro con i lettori porta con sé un rischio“, ha ammesso Vilas. “Ci piace pensare che vi interessi solo il testo, ma in realtà vi importa molto come lo abbiamo scritto. Ed è giusto così“.
Per lo scrittore, il lettore è un interlocutore decisivo: “Quando un libro arriva in libreria, il vero giudice è il lettore. È lui che decide se quelle pagine servono o no alla sua vita“. Proprio in questo scambio si crea, secondo Vilas, qualcosa di raro: “Quando un lettore riconosce in un libro qualcosa che parla davvero della sua esperienza, nasce un’amicizia tra chi legge e chi scrive. È un momento meraviglioso“.
L’incontro ha restituito l’immagine di un autore che non ha paura di mostrarsi nel suo lato più umano, sottolineando quanto la scrittura sia fatta di aspirazioni, limiti e tentativi quotidiani. Una testimonianza che ha offerto al pubblico di Una Collina di Libri una chiusura sincera e intensa, perfettamente in linea con lo spirito della manifestazione.
(Autrice: Mihaela Condurache)
(Foto e Video: Mihaela Condurache)
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