Vedova dell’imprenditore Camillo Bianchi, che aveva conosciuto nel 1955 in occasione delle frequentazioni tra lui e il padre, all’epoca presidente della Latteria di Ogliano, e che aveva sposato due anni dopo nella chiesa di Santa Maria Assunta proprio nella frazione coneglianese, Spinazzè è stata testimone della storia imprenditoriale che, in due decenni, ha dato vita alla più importante azienda europea di produzione di chiavi e ad uno dei più rilevanti distretti mondiali di macchine per la loro duplicazione, la Silca.
Dopo la morte del marito (a cui è stata intitolata una via nella zona industriale a cavallo tra i Comuni di Conegliano e Vittorio Veneto, dove oggi si trova lo stabilimento della Keyline), Maria Pia ha continuato a tenere forti i legami anche con Cibiana di Cadore, paese di origine della famiglia Bianchi, spendendosi a sostegno delle situazioni di bisogno emergenti lì, come nella sua amata Ogliano, dove risiedeva e dove si celebreranno i funerali lunedì 24 novembre alle ore 15 (Santo rosario domenica alle ore 19).
Donna generosa, amante della natura e del bello, di tempra forte (era rimasta orfana di madre molto giovane), teneva molto alla sua autonomia e indipendenza: fino a quando la salute l’ha sorretta, si muoveva alla guida dell’auto tra la campagna di Ogliano e i monti di Cibiana.
E’ mancata attorniata dall’affetto dei figli Massimo, Diego e Federico, delle nuore, di nipoti e pronipoti, della sorella e dei parenti.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Enrico Scotton)
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