Quindici eletti (14 seggi più il candidato presidente), di cui quattro trevigiani. E un dato percentuale che, pur nella netta sconfitta, fa comunque “esultare” il centrosinistra veneto coalizzato attorno alla figura di Giovanni Manildo. Una “galassia” a forte trazione civica da cui, per la provincia di Treviso, emergono i nomi di Paolo Galeano (Partito Democratico), Rossella Cendron (Le Civiche Venete), e Nicolò Rocco (Uniti per Manildo). Oltre naturalmente allo stesso Manildo (PD), eletto in quanto secondo votato tra i candidati presidente.
Sono loro i neo consiglieri regionali “di Marca”. E un primo commento sull’andamento delle elezioni regionali è arrivato proprio dall’ex sindaco di Treviso.
Giovanni Manildo (PD)
“Nel 2015 il centrosinistra era sceso al 22%. Nel 2020 è crollato al 16%. Oggi superiamo il 30%. È un rimbalzo che vale molto di più di un dato: è la prova che esiste un Veneto che non si rassegna, che vuole un’alternativa, che crede ancora in una politica capace di ascoltare, di proporre, di cambiare. È una svolta”.
“Questo risultato premia un lavoro serio, paziente, costruito con umiltà e rispetto. Abbiamo tenuto insieme forze diverse attorno a un programma concreto, basato su sette priorità condivise. Abbiamo incontrato decine di migliaia di veneti in oltre 120 giorni di campagna. Abbiamo dato voce a chi da troppo tempo non si sentiva più rappresentato. Dopo quindici anni di arretramento, il centrosinistra in Veneto rischiava la cancellazione: oggi invece ritrova spazio, voce e credibilità – prosegue Manildo -. Questo voto, pur segnato da un’ulteriore flessione dell’affluenza, che ci preoccupa e dovrebbe interpellare tutta la politica, dice che la battaglia per la sanità pubblica, per il lavoro dignitoso, per un ambiente sano, per il diritto alla casa, per non perdere i nostri giovani, è una battaglia condivisa da una parte sempre più ampia della nostra comunità. Da qui si riparte, e con ancora più convinzione”.
“A Stefani rivolgo il mio miglior augurio di buon lavoro: l’ho fatto anche di persona, chiamandolo e salutandolo come nuovo presidente – ha concluso Manildo -. Ma il nostro impegno non finisce qui. Anzi: da oggi inizia un nuovo percorso, più forte e più largo. Perché il Veneto ha bisogno di un’opposizione seria, costruttiva, determinata. E ha bisogno di una visione diversa. Noi ci saremo, ogni giorno, per dare voce a chi non ha voce”.
Paolo Galeano (PD)
In quota Partito Democratico entra in Consiglio regionale il trevigiano Paolo Galeano, con 5.486 preferenze ottenute. Assessore al Bilancio e ai lavori pubblici e già sindaco, per due mandati, a Preganziol, è anche coordinatore regionale di Avviso Pubblico.
Questo il suo commento sul risultato elettorale: “Un grande grazie alla mia famiglia, che in questi mesi ha sopportato la mia presenza centellinata mentre cercavo di conciliare lavoro, campagna elettorale e impegno in Comune. Un ringraziamento speciale alla squadra delle persone che mi è stata più vicina in questo periodo: da Preganziol a Treviso, da Mogliano ai tanti altri comuni della provincia. Grazie ai compagni di viaggio della lista del PD, con cui abbiamo portato avanti una campagna che, credo, si sia contraddistinta per serietà e sobrietà, qualità non scontate in un momento in cui la politica è percepita con crescente disaffezione. Grazie al PD, provinciale e regionale, per tutto il supporto e l’incredibile sostegno organizzativo. Grazie ai tantissimi cittadini, alle associazioni, ai rappresentanti delle categorie e ai molti interlocutori incontrati in queste settimane: grazie per la fiducia e per il dialogo instaurato, un patrimonio prezioso da cui ripartire con forza e responsabilità”.
“Venendo al merito, sinceramente, avrei voluto, e sperato, che la nostra coalizione raggiungesse almeno il 30%, per dare un segnale ancora più forte di ripresa e presenza – ha proseguito Galeano -. Questo 28,88%, lo ammetto, un po’ mi brucia. Ma la crescita rispetto a cinque anni fa è evidente, e da qui, da oggi, si riparte: per arrivare tra cinque anni ancora più pronti, con una voce più forte, autorevole e credibile nel nostro Veneto. Sul piano personale, non posso che essere davvero grato della fiducia che mi è stata accordata: 5.486 preferenze sono un risultato davvero importante“.
“Alcune note di colore. Preganziol ha risposto alla grande: primo Comune per affluenza al voto in tutta la provincia, dove ho preso più preferenze di Zaia: lui 928, io 1.363 . Il PD ha superato il 27% e su oltre 1.700 voti al PD, 1.363 sono stati accompagnati dalla mia preferenza: un risultato enorme. A Treviso e Mogliano ho ottenuto risultati davvero significativi, con poco meno di 900 preferenze in ciascuno dei due Comuni. Dal resto della provincia, dove mi sono mosso comprensibilmente meno per rispetto della territorialità degli altri candidati del PD, sono arrivate circa 2.300 preferenze: un radicamento che dà forza e responsabilità. Sono ovviamente contento e onorato di poter continuare a servizio della comunità in questo nuovo ruolo. Cercherò di svolgerlo con disciplina e onore, consapevole che quel 55,36% di astenuti rappresenta un problema enorme e una responsabilità altrettanto grande. Cercherò, con serietà e umiltà, di essere all’altezza delle sfide che ci attendono. Io ci sono stato, ci sono e ci sarò. Manterrò un contatto costante con il territorio”.
Nicolò Rocco (Uniti per Manildo Presidente)
Neo consigliere regionale anche Nicolò Rocco, con 1.391 preferenze. Consigliere comunale a Treviso e presidente di Azione in Veneto, queste le sue prime parole dopo il risultato.
“Per ora voglio solo dire grazie: ai cittadini che mi hanno fiducia, a Giovanni Manildo per la corsa generosa, ad Azione nazionale e alla segreteria veneta, alle forze politiche che hanno dato vita alla lista e quelle che mi hanno dato un supporto esterno. A tutti i candidati di Uniti Per Manildo senza cui non sarebbe stato possibile questo risultato, con pensiero particolare a quelli della mia provincia. Alla mia squadra trevigiana, che ha corso con un entusiasmo incredibile, dai più giovani ai senior. Alla mia famiglia e a mia moglie Anna che hanno sempre capito quanto importante sia per me impegnarmi per la comunità e sono stati parte di questo successo”.
Rossella Cendron (Civiche Venete)
Eletta a Palazzo Ferro-Fini anche Rossella Cendron, (ex) sindaca di Silea, che ha toccato quota 1.797 preferenze. “Un risultato straordinario, con cui abbiamo raggiunto l’obiettivo di un seggio che ci eravamo prefissi – il commento di Cendron -. Sono davvero contenta di essere il volto delle Civiche Venete, non solo a Treviso ma in tutta la regione. Siamo stati la lista più trascinata dalle preferenze e, a Silea, la seconda più votata (16%). Gli obiettivi ora? Far sentire la Regione vicina agli enti locali, portando la voce degli amministratori del territorio. In generale, come centrosinistra, abbiamo avuto ottimi riscontri da parte dei giovani nelle liste, ma certo il dato sull’astensionismo resta il vero cruccio: dobbiamo lavorare su questa sfiducia dei cittadini e invertire la tendenza”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Neo consiglieri regionali)
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