Un intervento storico e molto ambizioso, destinato a trasformare l’intero quadrante di piazza Borsa. Con una “missione compiuta”, ovvero quella di mantenere la “casa dell’economia” nel cuore della città, e un obiettivo: convertire una struttura “rigida” e “introversa”, in uno spazio aperto e “per le persone”.
E’ stato presentato ieri, mercoledì, a Treviso, il progetto di riqualificazione della “nuova Casa delle Imprese“, che sarà la nuova sede della Camera di Commercio di Treviso e Belluno-Dolomiti ma anche molto altro.
L’intervento, particolarmente delicato e complesso, interesserà una superficie di 12mila metri quadri, di cui 4.500 saranno destinati alla Camera di Commercio, altri 4.500 saranno invece “messi sul mercato” come parte commerciale. Infine vi saranno anche 1.700 mq destinati ad autorimessa.
Il tutto per un costo stimato intorno ai 45 milioni di euro, con inizio del cantiere (della durata di tre anni) previsto al massimo entro la fine del 2026. Nel frattempo, durante i lavori, grazie a un accordo con il Comune, la sede provvisorio della Camera di Commercio sarà a Palazzo Da Borso, edificio storico recentemente oggetto di un importante intervento di riqualificazione.
“Si è trattato di un progetto difficile e insidioso, con un percorso lungo e spesso travagliato, ma siamo orgogliosi di poterlo consegnare ora alla città – ha spiegato l’architetto progettista, Gianfranco Trabucco – Ci abbiamo messo il cuore, con l’idea di trasformare un luogo ‘irrigidito’ e a compartimenti stagni, in uno spazio per le persone che guarda al futuro”.
Per fare questo l’attuale sede, che presenta ormai problemi strutturale e di adeguamento alle più recenti normative, verrà completamente rivoluzionata: la facciata in pietra verrà conservata, ma “l’involucro” sarà ripensato come se fosse un “organismo vivente“, con un nuovo corpo fatto con materiali in legno, pietra e vetro, in grado anche di recuperare il rapporto con il verde.


Nella nuova struttura troveranno spazio anche un ristorante panoramico, spazi residenziali (“ma senza speculazioni”), due giardini verticali, e una terrazza green con pavimentazione in fotovoltaico. Oltre, naturalmente, alla sala consiglio al piano terra, a quella per il custode e a una foresteria: spazi più legati all’attività camerale.


Due le strade che si aprono ora in vista del bando di gara, che verrà gestito dalla TecnoService, società in house della Camera di Commercio: l’appalto tradizionale o, più verosimilmente, quello integrato, che affiderebbe a un unico operatore economico sia la progettazione esecutiva sia l’esecuzione dei lavori.


“La soluzione che abbiamo studiato è quella di dare a questo storico palazzo la dignità e la comodità che merita, in linea con il contesto urbano – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio Treviso e Belluno-Dolomiti, Mario Pozza – Per noi era fondamentale rimanere qui nella sede storica, nel cuore della città. Abbiamo la comodità della stazione a pochi metri e gli uffici comunali. Questo è un progetto che, per la sua unicità, darà un volto nuovo a Treviso”.


“Una delle missioni che ci eravamo dati era di trattenere la Camera di Commercio in centro città, perché sarebbe stato più facile e forse economico andare fuori – ha commentato il sindaco, Mario Conte – Grazie al dialogo con il presidente Pozza siamo riusciti a mettere al centro le rispettive esigenze mantenendo qui l’istituzione. Questo completo restauro potrà rendere più funzionali, tecnologici e accoglienti gli spazi, aprendoli all’intera comunità. Sono molto soddisfatto”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto progetto: Concept e progetto architettonico, Analisi, Architettura e Restauro: arch. Gianfranco Trabucco. Collaboratori: arch. Luana Tonon e con arch. Stefano Falcier, arch. Andrea Lobbia, Sofia Menegazzi. Altre foto: Alessandro Lanza. Video: Alessandro Lanza)
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