Mini tregua di Natale sugli avvisi bonari

Al via lo stop formale agli invii nel mese di dicembre, ma gli atti sono stati anticipati tra ottobre e novembre scorso.

La cosiddetta tregua fiscale di fine anno, che dovrebbe alleggerire il carico dei contribuenti nel periodo natalizio, esiste sulla carta, ma nella prassi mostra subito i suoi limiti. A partire da oggi e fino al 31.12 l’Agenzia delle Entrate sospende l’invio di avvisi bonari, comunicazioni di irregolarità e lettere di compliance, come previsto dall’art. 10 D.Lgs. 1/2024.

Il contribuente, almeno teoricamente, non dovrebbe ricevere nuove comunicazioni relative agli esiti dei controlli automatizzati, dei controlli formali o alla liquidazione delle imposte sui redditi a tassazione separata. La realtà operativa è però diversa. Per non perdere tempo, e per evitare che il blocco di dicembre rallenti l’attività di controllo, l’Amministrazione Finanziaria ha semplicemente spostato in avanti il calendario: le stesse comunicazioni che sarebbero partite a dicembre vengono recapitate in massa nei mesi di ottobre e novembre. Il risultato è che la tregua natalizia resta, di fatto, più un vincolo normativo che un sollievo sostanziale.

Secondo quanto previsto dall’art. 10 D.Lgs. 1/2024, la sospensione riguarda 4 tipologie di atti: gli esiti dei controlli automatizzati su imposte dirette e Iva, le comunicazioni dei controlli formali ex art. 36-ter D.P.R. 600/1973, gli avvisi di liquidazione delle imposte dovute sui redditi soggetti a tassazione separata e gli inviti all’adempimento di cui all’art. 1, c. 412 L. 311/2004, vale a dire le note di compliance destinate a favorire l’adempimento spontaneo. La norma, applicata sia al mese di agosto sia al mese di dicembre, nasce con l’obiettivo dichiarato di rendere più “umano” il rapporto fisco-contribuente in 2 periodi tradizionalmente caratterizzati da vacanze e festività. Ma l’azione preventiva degli uffici, che anticipano comunicazioni e controlli nelle settimane immediatamente precedenti, di fatto svuota la tregua di un pezzo della sua funzione. Gli avvisi bonari per Natale, insomma, non arrivano a dicembre perché sono già piovuti in autunno.

Il quadro è ulteriormente complicato dal regime delle eccezioni. Lo stesso art. 10 consente all’Amministrazione di notificare gli atti anche nei mesi di sospensione quando ricorrono casi di indifferibilità e urgenza. La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 9/E/2024, dedicata alla razionalizzazione degli adempimenti, chiarisce che la deroga opera quando vi è pericolo per la riscossione, quando l’atto veicola una notizia di reato, oppure quando la comunicazione è indirizzata a soggetti sottoposti a procedure concorsuali per consentire l’insinuazione tempestiva al passivo.

Sul piano operativo, nei mesi di ottobre e novembre 2025 si è registrato un massiccio invio di lettere di compliance e di controlli formali sulle dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2022, con comunicazioni spesso recapitate nelle ore serali o notturne tramite PEC. A queste si aggiungono le lettere di liquidazione definitiva delle imposte dovute sui redditi a tassazione separata, sempre riferite al 2022. Il contribuente finisce quindi con l’affrontare, nel giro di poche settimane, un concentrato di richieste documentali, proposte di regolarizzazione e possibili contestazioni, mentre sullo sfondo incombe il calendario delle scadenze periodiche.

Per il professionista, la mini-tregua di dicembre sugli avvisi bonari non rappresenta quindi un periodo di quiete, ma richiede un’organizzazione ancora più attenta. È opportuno monitorare le comunicazioni arrivate nei mesi di ottobre e novembre, verificare i termini di risposta e di pagamento, valutare con i clienti se aderire o meno alle proposte di regolarizzazione e, dove opportuno, predisporre istanze di chiarimento o di autotutela. In prospettiva, la vera sfida non è contare sui pochi giorni senza nuove notifiche, ma gestire in modo proattivo il flusso anticipato di controlli e lettere, per evitare che sotto l’albero arrivino, se non gli atti, quantomeno le conseguenze di scelte non ponderate.

(Autore: Sabatino Pizzano – Sistema Ratio)
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