L’attesa svolta è arrivata. Per il velodromo di Spresiano – uno dei dossier più simbolici per il ciclismo italiano e della Marca – è stato compiuto un passo fondamentale: la Federazione Ciclistica Italiana ha confermato la pubblicazione delle prime due gare, aprendo di fatto la fase operativa del progetto.
A ufficializzarlo è il segretario generale della Federazione Ciclistica Italiana, Marcello Tolu, che non nasconde la soddisfazione: “È ufficiale, sono state pubblicate le prime due gare – spiega –. La prima riguarda la demolizione delle opere non necessarie del vecchio progetto, la seconda l’assegnazione del progetto esecutivo. E c’è un dato straordinario: abbiamo recuperato circa il 70% delle opere già edificate, che saranno integrate nel nuovo impianto”.
La conferma dei bandi è stata accolta con entusiasmo anche dal Comune di Spresiano, protagonista del lungo e tortuoso percorso della nuova struttura. “Abbiamo saputo ieri che è uscito il bando per la progettazione esecutiva del velodromo assieme a quello per le demolizioni – spiega il sindaco Marco Della Pietra –. Siamo molto felici, perché questa nuova opportunità è fortemente legata anche alla realizzazione della pista ciclopedonale”.


Il sindaco sottolinea inoltre il cronoprogramma già tracciato: “Entro il 15 gennaio dovranno essere presentate le offerte, poi ci saranno alcuni mesi per gli elaborati. Da lì partiranno i bandi per l’esecuzione e la gestione del velodromo. Indicativamente, tra aprile e maggio avremo anche gli altri due bandi e possiamo dire che finalmente riparte tutto”.
Secondo l’accordo di programma, la fase operativa inizierà già a breve. “Contiamo di aprire il cantiere nei primi 15 giorni di gennaio – conferma Tolu –. Sarà un momento simbolico per noi, per il territorio, per la Federazione, per la Regione Veneto e per il Comune, che ha fatto uno sforzo straordinario. Il sindaco Della Pietra ha dato un contributo fondamentale”.
I lavori dovranno essere conclusi entro il 28 dicembre 2027, data chiave in vista del Mondiale di ciclismo su pista del 2030, già assegnato all’Italia. Il nuovo impianto punta su performance, sostenibilità e versatilità. “Sarà un velodromo di classe 1, all’avanguardia nel mondo – spiega Tolu –. Avrà 2 mila posti, sarà polifunzionale e utilizzabile tutto l’anno”.
Molte componenti del progetto originario, ritenute superate, sono state eliminate. Il nuovo velodromo sarà ecosostenibile, con pannelli solari sull’intera copertura, materiali di ultima generazione e un impatto visivo ridotto. “Il progetto è davvero bello – aggiunge Tolu –, ma non voglio spoilerare troppo: lo presenteremo presto”.
Sul valore dell’opera interviene anche l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner, che sottolinea la ricaduta strategica per il territorio. “Il velodromo è fondamentale non solo dal punto di vista sportivo, perché ospiterà tantissime manifestazioni, ma sarà anche un punto di attrazione turistica incredibile. Gli sportivi arrivano con le famiglie, e sappiamo bene cosa significa il cicloturismo per il Veneto e in particolare per la provincia di Treviso, la più ciclistica d’Italia”.
Tolu sottolinea anche un aspetto tecnico non secondario: l’impianto sarà operativo in ogni stagione. “Sarà climatizzato d’estate e riscaldato d’inverno, con una modulazione della temperatura interna fondamentale per la massima performance, come dimostrano esperienze come il record dell’ora di Filippo Ganna. La pista in legno sarà costruita con le migliori tecnologie mondiali”.
Per la FCI, Spresiano rappresenta un punto di svolta con “Il ciclismo italiano è una potenza mondiale anche senza impianti adeguati – ricorda Tolu –. Con questo velodromo avremo la nostra nazionale qui per metà dell’anno, ospiteremo squadre straniere, amatori, scuole di ciclismo. Sarà un enorme valore aggiunto per il movimento e per il territorio”.
Sul fronte economico, Tolu ribadisce che “i costi sono in linea con l’accordo di programma” e rappresentano la base delle procedure di gara.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata








