Martedì scorso 2 dicembre l’Auditorium del Palazzo Celestino Piva ha ospitato la “Serata di disseminazione – Progetto Erasmus+ wE/U are the voice”, un evento atteso e partecipato che ha celebrato l’impegno pluriennale dell’ISISS “G. Verdi” nel programma di mobilità europea.
L’istituto di Valdobbiadene, che vanta l’Accreditamento Erasmus Plus dal 2020, ha accolto le delegazioni internazionali di studenti e docenti provenienti dagli istituti partner di Copenhagen (Danimarca), Lovisa (Finlandia) e Bratislava (Slovacchia).
La serata, inaugurata dalla referente del progetto, la professoressa Roberta Battaglia, ha visto in apertura un ringraziamento indirizzato alla preside Giuliana Barazzuol, per il supporto costante che ha reso possibile un progetto così complesso e ambizioso.
La professoressa Battaglia ha evidenziato come l’Erasmus rappresenti una vera e propria filosofia, capace di trasformare l’identità della scuola proiettandola verso l’Europa e l’innovazione. Il progetto biennale “wE/U are the voice” ha un obiettivo preciso: fare dei ragazzi la voce dell’Europa, rendendoli capaci di dialogare, confrontarsi e portare nuove idee nella comunità.


Successivamente, la professoressa Lucia Piccello ha guidato il pubblico attraverso la storia del programma, dalle prime esperienze Comenius del 2003, passando per progetti fondamentali come Migration in Europe e Living and Learning, fino al conseguimento dell’Accreditamento Erasmus Plus nel 2020. Questo riconoscimento fondamentale garantisce stabilità e continuità a lungo termine ai progetti di mobilità.
L’attenzione si è poi concentrata sul progetto biennale in corso, che ha già completato due mobilità brevi in Slovacchia e Danimarca, focalizzate sui temi di sostenibilità, ambiente, diritti e democrazia. La settimana di ospitalità in corso, momento culminante del biennio, è stata dedicata al tema della PACE, con attività che vanno dal canto corale all’incontro con esperti di peacekeeping. L’ultima mobilità è prevista per gennaio 2026 in Finlandia.


Il momento centrale della serata ha visto alcune testimonianze dirette, che hanno dato un volto concreto al valore formativo dell’Erasmus.
Kate Selamby, studentessa protagonista di una Long Term Stay (LTS) di due mesi a Bratislava, ha descritto il soggiorno come un vero punto di svolta accademico e personale. Ha testimoniato il miglioramento della sua fluenza in inglese, l’acquisizione di maggiore indipendenza e la capacità di superare le sue paure, concludendo di aver trovato una vera e propria “seconda casa”.
Anche esperienze di mobilità breve sono state raccontate con entusiasmo. Gli studenti di quinta Scientifico Giovanni Brustolin e Federica Miotto hanno condiviso i dettagli della loro STM a Copenhagen. Giovanni ha sottolineato la crescita personale nel confrontarsi con stili di vita diversi, mentre Federica ha rimarcato come l’ambientamento in una nuova famiglia sia stata la difficoltà maggiore superata, culminando in un progetto sui social media e il mondo digitale. Anche Giulio Codato (Quinta Meccanica), reduce dalla mobilità a Bratislava, ha superato la paura iniziale per l’inglese lavorando su un progetto sulla “scuola ideale”, esperienza che gli ha permesso di conoscere e approfondire una cultura diversa.


L’impatto di Erasmus si estende anche all’aggiornamento metodologico dei docenti, attraverso il Job Shadowing. La professoressa di Scienze Angela Stocco ha riportato l’osservazione della scuola di Lauffen, in Germania, dove è rimasta colpita dall’uso estensivo dei laboratori e dall’approccio didattico sperimentale che dà il via a ogni lezione, un’idea che intende implementare nell’istituto.
L’esperienza in Francia, al liceo di Poitiers, ha dato il via a importanti innovazioni. La professoressa Carla Meneghin ha raccontato di aver osservato l’efficacia dei banchi a isola per favorire la collaborazione fra studenti e una didattica della Storia focalizzata sui concetti per stimolare il pensiero critico. Ha inoltre lodato le strategie attente per l’inclusione degli studenti stranieri. La professoressa Roberta Battaglia, spinta dall’esempio di Poitiers, ha promosso l’acquisto di attrezzature e l’avvio di un corso di podcasting con fondi PNRR, dimostrando come la mobilità dei docenti sia cruciale per l’innovazione interna.
In chiusura, Battaglia ha ribadito l’impegno del “Verdi” a proseguire con entusiasmo, credendo fermamente nel valore della mobilità e dell’accoglienza come strumento di crescita e inclusione. Rivolgendo un ultimo ringraziamento a tutti i presenti, ha definito gli studenti — italiani e stranieri — la “risorsa più preziosa e il volto dell’Europa che vogliamo costruire insieme”. La serata si è conclusa in un clima di scambio e condivisione con un rinfresco finale e le foto di rito.
(Autore: Francesco Bruni)
(Foto e video: Francesco Bruni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata








