Inverno demografico, scuola Gastaldo verso la dismissione: “Non diventerà un buco nero”

Il Comune di Ponzano Veneto ha avviato l’iter per la graduale dismissione della Scuola primaria “E. Gastaldo”, in località Campagna, nell’ambito della programmazione del dimensionamento scolastico prevista dalla normativa regionale. La decisione si inserisce nel quadro del costante calo demografico che negli ultimi 10 anni ha interessato il territorio, con una significativa riduzione delle nascite e, di conseguenza, della popolazione scolastica.

La scuola Gastaldo presenta inoltre criticità strutturali che richiederebbero interventi manutentivi importanti, non proporzionati ai numeri attuali e previsti degli alunni, anche alla luce del fatto che oltre un terzo degli iscritti non risiede nel Comune di Ponzano Veneto. A ciò si aggiunge l’assenza di una palestra che rende necessario organizzare e sostenere costi per il trasporto degli studenti verso altri plessi. Le altre scuole primarie del territorio – Cicogna, Galvan e Dalla Toffola – sono invece già state oggetto di interventi di messa in sicurezza e risultano adeguate e idonee ad accogliere gli alunni anche con una diversa redistribuzione. Il plesso “Galvan” di Merlengo, recentemente ristrutturato, risulta peraltro attualmente sotto utilizzato.

Inoltre, il percorso stabilito prevede che non vengano costituite nuove classi prime negli anni scolastici 2026/2027 e 2027/2028, con una progressiva riduzione delle classi presenti alla Gastaldo fino allo spostamento delle rimanenti presso la scuola primaria “C. Galvan” a partire dall’anno scolastico 2028/2029. In tal senso, la scelta è stata condivisa preventivamente con il Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale di Ponzano Veneto che ne ha condiviso progettualità e calendarizzazione.

«La decisione non è stata semplice, anzi, è sofferta perché parliamo di una scuola che appartiene alla storia della nostra comunità – sottolinea il sindaco Antonello Baseggio –. Purtroppo, però, questa decisione è un atto di responsabilità alla luce dei dati demografici e delle condizioni strutturali dell’edificio. Proprio per questo abbiamo scelto un percorso graduale che assicura alle famiglie tempi e modalità chiare, garantendo ai bambini spazi più adeguati e funzionali. In ogni caso, nonostante questa chiusura continueremo a lavorare per mantenere alta la qualità dell’offerta scolastica sul nostro territorio».

«Voglio inoltre rassicurare la comunità anche sul futuro dell’edificio: la scuola non diventerà un “buco nero” nel territorio – conclude il primo cittadino ponzanese – L’obiettivo è mantenerlo quale presidio sociale, valutando quindi in futuro soluzioni sostenibili come la possibile trasformazione in una Scuola dell’infanzia (materna), un intervento che richiederebbe lavori più contenuti e costi nettamente inferiori rispetto a quelli necessari per mantenerlo come scuola primaria».

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Comune di Ponzano Veneto)
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