È stata inaugurata oggi venerdì, nel Comando della Polizia locale di Treviso, “Una Stanza tutta per sé”, spazio protetto dedicato all’accoglienza e al sostegno delle donne nel delicato momento della denuncia di violenze e abusi. Il nome richiama il saggio di Virginia Woolf da cui trae ispirazione la filosofia del progetto.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Soroptimist Club di Treviso, associazione internazionale di donne impegnate in attività professionali, attiva in città dal 1961 e promotrice dei principi di pari opportunità e tutela dei diritti umani, e il Comune di Treviso, tramite il Comando della Polizia locale. Il progetto ha preso avvio durante il mandato del comandante Andrea Gallo, scomparso quest’anno e a cui è stata intitolata la stanza, ed è stato portato a compimento dall’attuale comandante Patrich Antonello.
“Questa nuova stanza rappresenta un presidio di prossimità essenziale per contrastare la violenza di genere e rafforzare la rete di ascolto e protezione rivolta a donne e minori” ha commentato Antonello.
La realizzazione di Una Stanza tutta per sé rientra nel progetto nazionale del Soroptimist International d’Italia, che celebra 10 anni di attività e ha permesso di creare oltre 300 stanze all’interno di caserme dei Carabinieri e Questure, contribuendo alla costruzione di una rete istituzionale solidale a tutela della dignità, della libertà e della sicurezza delle vittime, favorendo un cambiamento culturale legato alla denuncia.
“Questa Stanza rappresenta un segnale concreto della comunità trevigiana contro ogni forma di violenza – commenta il sindaco Mario Conte – la speranza è che rimanga inutilizzata, ma il timore è che venga utilizzata per raccogliere la prima fase della denuncia di donne e bambini. Desidero esprimere la mia gratitudine al Soroptimist Club e alla Polizia locale per l’impegno e la sensibilità dimostrati. Oggi ricordiamo anche il comandante Andrea Gallo, che ha creduto a questo progetto fin dal primo momento: la sua attenzione verso le persone più fragili e verso chi ha bisogno continua a ispirare il nostro lavoro, e penso che intitolare a lui questo spazio sia un gesto concreto”.
A Treviso una prima stanza era già stata attivata nel Comando provinciale dei Carabinieri e un’altra è presente in Questura da alcuni anni, ma quella inaugurata oggi in via Castello d’Amore introduce una novità importante: è la prima all’interno di un Comando di Polizia locale, luogo percepito dalla cittadinanza come presidio di vicinanza, accessibile e quotidianamente al servizio della comunità.
Qui è possibile presentare denuncia per violenze sulle donne, poiché il Comando esercita funzioni di polizia giudiziaria e collabora con le altre forze dell’ordine competenti. Negli ultimi anni il personale è stato formato sui temi legati alla violenza di genere, con particolare attenzione alle modalità di ascolto.
La stanza è stata progettata dalle architette Gabriella Bravin, Carolina Fago e Paola Rossi, socie del Soroptimist Club di Treviso, secondo tre principi guida: accoglienza, ascolto e aiuto.
L’obiettivo è offrire un ambiente riservato e protetto capace di far sentire la vittima ascoltata e sostenuta, favorendo un racconto libero e non condizionato da senso di colpa, vergogna o timore di giudizio. Numerosi studi confermano infatti che la qualità del rapporto di fiducia con l’operatore rappresenta un elemento decisivo nel percorso di denuncia.
Nel corso dell’inaugurazione il Soroptimist ha consegnato anche “Una stanza tutta per sé… portatile”, un kit composto da un computer con tecnologia dedicata, fornito gratuitamente dall’Unione Italiana del Soroptimist. La dotazione è pensata per raccogliere testimonianze in luoghi diversi da quelli istituzionali – come l’abitazione, il pronto soccorso o altri contesti protetti – così da raggiungere in modo più immediato e adeguato le vittime vulnerabili.
Il taglio del nastro si è svolto alla presenza delle autorità cittadine, della vicepresidente nazionale Soroptimist Cristina Greggio e della presidente del Soroptimist Club Treviso, Silla Fontana. La data scelta per l’inaugurazione rientra nel periodo della campagna mondiale Orange the World, alla quale il Club trevigiano aderisce, compresa tra il 25 novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere – e il 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani.
“Questo è un progetto nazionale – commenta la presidente –: a Treviso abbiamo già realizzato una stanza nel Comando dei Carabinieri, ma questa ha caratteristiche diverse perché è la prima volta che viene realizzata in un luogo di prossimità, portando un segnale di vicinanza maggiore alle persone”.
Presenti all’evento anche il prefetto Angelo Sidoti, rappresentanti della Questura, dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Aeronautica Militare ed Esercito, oltre a numerose socie del Soroptimist. Un ringraziamento particolare è stato rivolto alle realtà che hanno collaborato alla realizzazione del progetto: Azienda Archiutti – Luca Vettoretto e Office Furniture Vettoretto – Samuel Ceccon per la dipintura, Francesca Dovesi, Barbara Miatto e Fiorella Milani per i pannelli decorativi, Francesca Martini (Ago Filo e Fantasia) per i tendaggi, Paolo Schiavinato per i corpi illuminanti e Nicoletta Milani (ditta Milani) per le poltrone da ufficio.
L’assessore alla Città Inclusiva e alle Pari Opportunità, Gloria Tessarolo, ha sottolineato che “creare luoghi sicuri e accoglienti è un passo essenziale per offrire alle donne la possibilità di chiedere aiuto senza paura. Questa stanza rafforza la rete cittadina di protezione e rappresenta un impegno concreto verso una città più attenta, inclusiva e capace di prendersi cura di chi vive situazioni di vulnerabilità”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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