Un bell’esempio dell'”eredità” (legacy, nel sempre più universale inglese) che gli imminenti Giochi olimpici di Milano Cortina 2026 lasceranno al territorio bellunese si può vedere – non ancora nella sua completezza, ma per quella manca poco – a Ponte nelle Alpi.
Nella principale stazione ferroviaria del territorio comunale, in località Polpet, storico nodo di interscambio fra le tre linee bellunesi, sta per tagliare il traguardo un imponente restyling che rende lo scalo quasi irriconoscibile (in meglio, ovviamente) a chi non lo vedesse da anche solo un decennio, quando i servizi per i passeggeri erano ridotti ai minimi termini e l’elettrificazione era ancora un pour parler.
Una riqualificazione che – va detto – si abbina urbanisticamente a quella delle aree immediatamente limitrofe, dove sono sorte nuove attività commerciali e servizi che hanno modificato anche la viabilità che si immette nella Statale 50, e che è comunque strettamente legata alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026.


L’investimento – ricorda la cartellonistica di stazione – ammonta a ben 20 milioni di euro. A cosa sono serviti tutti questi soldi? Gli stessi panels lo spiegano: “Gli interventi di Rete Ferroviaria Italiana e della società “Infrastrutture Milano Cortina 2026″, cofinanziati con fondi del Decreto Olimpiadi, miglioreranno l’accessibilità, la sostenibilità, l’intermodalità e i collegamenti con le aree dove si terranno le competizioni”.
Come? “Gli interventi consistono nel restyling del sottopasso, nella riorganizzazione del piazzale della stazione a favore della pedonalità e dell’intermodalità, nella riqualificazione delle pensiline (una è stata costruita totalmente ex novo ndr), nell’ampliamento dell’edificio storico con miglioramenti realizzati con materiali sostenibili e nuovi spazi per il comfort dei passeggeri”, in precedenza relegati nella saletta d’attesa con biglietterie automatiche oppure – d’inverno – all’addiaccio.


E ancora: “Prolungamento del sottopasso per unire le due parti della città finora divise dai binari, nuovo edificio per i servizi di stazione, miglioramento dell’accessibilità alla stazione con nuovi ascensori sulle banchine e nuovi percorsi tattili per l’orientamento delle persone ipovedenti”.
Domenica prossima tornerà anche ciò che più è importante, ovvero i treni, visto che volge finalmente al termine la chiusura trimestrale della Belluno-Calalzo/Conegliano per lavori di manutenzione e potenziamento.
A febbraio e marzo, nei giorni delle gare olimpiche e paralimpiche, Polpet diventerà uno snodo ferroviario ancora più importante, con corse a cadenzamento orario da e per il Cadore fino a tarda sera e per Vittorio Veneto, Conegliano, Treviso e Venezia fino a notte.


(Autore: Luca Anzanello)
(Foto: Qdpnews.it)
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