Alla barchessa di Villa Spada, a Refrontolo, il viaggio tra le dolci storie d’uva comincia appoggiandosi al banco d’assaggio in legno. Un sommelier avvicina con cura una bottiglia di Refrontolo Passito DOCG, la mostra tra le mani, la stappa e porta il sughero al naso prima di versare due dita di vino in un ampio calice. Già in quel gesto si colgono le note dolci, il sapore rotondo e il colore intenso che caratterizzano questo nettare di fine pasto, protagonista della VII Rassegna nazionale dei Vini Passiti.
Assaggiandolo si ha quasi l’impressione di scendere nel cuore della terra, sotto le radici della vite e dentro le venature delle foglie, come se l’uva sistemata sui graticci o nei fruttai d’appassimento raccogliesse in sé l’intero ciclo di maturazione e lo restituisse nel bicchiere, con un filo di nostalgia. Attorno a questi calici si ritrovano centinaia di appassionati da tutta Italia: la Mostra dei Vini Passiti, arrivata alla settima edizione, è diventata un vero magnete per gli amanti dei vini dolci, capace di alimentare un turismo di nicchia e di creare sinergie con altri territori italiani legati alla cultura del vino.
Per ampliare questo dialogo, la Pro Loco di Refrontolo ha scelto di aprire la Rassegna ad altri passiti nazionali, portando sugli scaffali della barchessa etichette provenienti da diverse regioni italiane, dove la passione per la vigna è altrettanto radicata. «Si tratta di una tipologia di nicchia – spiega il presidente della Pro Loco Valter Scapol –: per il Refrontolo Passito parliamo di circa 20 mila bottiglie in tutta la DOCG. In altre regioni le produzioni sono altrettanto limitate, ma di grandissima qualità gustativa». La Mostra dei Vini Passiti mantiene così le sue opportunità tradizionali: degustare i vini passiti in purezza e scoprirli anche attraverso abbinamenti mirati studiati per esaltarne i profumi.
Per costruire questi abbinamenti, la Pro Loco ha intrecciato nuove collaborazioni. I dolci dell’Istituto alberghiero “Beltrame”, i formaggi delle latterie di Tarzo e le specialità della macelleria Altoé diventano la base per degustazioni guidate dedicate a passiti particolari. Tra le proposte di quest’anno spicca una curiosa serata di cucina argentina e vino passito, in calendario per venerdì 24 novembre, pensata per mettere a confronto i sapori d’Oltreoceano con la dolcezza dei passiti italiani. Le degustazioni si svolgono nella sede degli Alpini di Refrontolo, a meno di duecento metri da Villa Spada, in un ambiente raccolto e facilmente raggiungibile. La prossima data è fissata per sabato 25 novembre alle 19, solo su prenotazione, in modo da garantire la giusta attenzione a ogni calice.
Il 26 novembre il programma si fa ancora più ricco. La Pro Loco ha organizzato un’escursione tra scorci naturalistici e paesaggistici, accompagnata dalle guide di NaturalmenteGuide, che ripercorre la storia di quel vino citato da Mozart nel “Don Giovanni”: un modo per intrecciare camminata, paesaggio e cultura enologica. In serata la barchessa si trasforma in un piccolo salotto musicale con il concerto “Arie e Duetti di Mozart e Da Ponte”, eseguito da Davide Lorenzet al pianoforte, dal baritono Alberto Cenedese e dal soprano Irene Olivotto. I vini in degustazione vengono raccontati e proposti dall’enologo Giuseppe Liessi, creando un dialogo continuo tra musica e calice. A completare il quadro non mancano i prodotti tipici di Refrontolo, come i Biscotti Marzemini e il miele locale, che affiancano i passiti in assaggio.
Per l’assessore Matteo Corbanese, il Refrontolo Passito DOCG resta una delle eccellenze del paese, capace di far «ben figurare la nostra zona tra le Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene». Valorizzarlo insieme ai passiti di tutta Italia, all’interno di una manifestazione ormai tradizionale, significa ribadire il legame fra vino e territorio. La VII Rassegna nazionale dei Vini Passiti arriva dopo una breve pausa dovuta al Covid, e torna ai grandi numeri di un tempo, sostenuta dall’impegno dei ragazzi della Pro Loco e di tutte le associazioni che hanno contribuito a mettere in piedi quindici giorni fitti di appuntamenti, pensati per dare soddisfazione all’intera comunità e a chi sceglie di scoprire Refrontolo partendo da un calice di passito.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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