A Rua di Feletto, nel cuore delle colline del Prosecco, il calendario primaverile si anima con la 54esima edizione della Mostra dei Vini di Collina, uno degli appuntamenti più riconosciuti per chi desidera scoprire da vicino i vini del territorio e l’atmosfera delle feste di paese. La rassegna è organizzata dalla Pro Loco di San Pietro di Feletto, in stretta collaborazione con il Comune, e unisce in un unico contesto tradizione agricola, momenti conviviali e promozione turistica.
La manifestazione resta aperta fino all’8 giugno, offrendo serate fatte di degustazioni, eventi a tema e assaggi di prodotti tipici provenienti dall’area collinare circostante. Il taglio del nastro si è svolto nella struttura allestita all’esterno della sede municipale, dove il sindaco Cristiano Botteon, al suo primo inaugurale ufficiale della mostra, ha accolto gli ospiti e ringraziato non solo le autorità e le associazioni presenti, ma soprattutto chi ogni giorno lavora la terra e contribuisce a dare qualità ai vini di collina.


In platea erano presenti numerosi rappresentanti del mondo istituzionale e del comparto enoturistico: Loredana Lucchetta per il Comitato della Primavera del Conegliano Valdobbiadene, che nel 2025 festeggia i 30 anni di attività; Vincenzo Sacchet, vicepresidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Unesco; i consiglieri regionali Tommaso Razzolini e Alberto Villanova; la consigliera provinciale Paola Chies; diversi amministratori dei Comuni limitrofi. Con loro anche Floriano Zambon e Benedetto De Pizzol dell’associazione Città del Vino, Cinzia Sommariva del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, il professor Carlo Duso dell’Università di Padova, impegnato nello studio e nel contrasto alla flavescenza dorata nei vigneti, Camilla Ceschin, direttrice della filiale di Corbanese di Banca Prealpi SanBiagio, e Sante Toffoli, presidente del Consorzio di tutela Colli di Conegliano. A dare un respiro internazionale all’evento, anche la presenza di una delegazione del Muro di Grammont, in Belgio, a conferma di un dialogo che unisce terre di vino e territori legati allo sport e al paesaggio.
A scandire la cerimonia non è mancata la 1906 Feletto Band, parte ormai integrante del clima di festa che accompagna la mostra, mentre Assoenologi e Fisar si confermano partner tecnici e operativi dell’iniziativa, curando l’aspetto più strettamente legato alle degustazioni e alla valutazione dei vini. Nei vari interventi si è sottolineato il ruolo centrale delle mostre del vino dell’area, considerate un punto di riferimento non solo per i produttori, ma per l’intera comunità. Gli agricoltori sono stati definiti “eroici” per l’impegno costante nel garantire un prodotto di qualità, capace di rappresentare al meglio le colline di San Pietro di Feletto. Da qui l’invito a rafforzare una rete collaborativa che guardi anche a un modello di turismo più sostenibile e lento, dove il vino locale diventa il vero biglietto da visita del territorio.
L’occasione è stata inoltre utile per annunciare che la Pro Loco di San Pietro di Feletto è diventata ultima nuova associata dell’associazione nazionale Città del Vino, entrando così in una rete che collega numerosi comuni a vocazione vitivinicola italiani. Un riconoscimento che premia il lavoro dei volontari e la capacità di valorizzare, attraverso eventi come la Mostra dei Vini di Collina, un patrimonio fatto di paesaggio, storia rurale e cultura del vino.
Nel corso della serata sono state poi consegnate 42 menzioni ai produttori del territorio che si sono distinti per l’eccellenza dei loro vini, un momento sempre molto atteso dagli addetti ai lavori e dagli appassionati. A chiudere idealmente il cerimoniale, un gesto simbolico: al presidente della Pro Loco, Arcangelo Marcon, è stata donata una damigiana in vetro con all’interno una barbatella di glera, impreziosita da un’incisione dell’artista Marco Varisco. Subito dopo, il taglio del nastro ha dato ufficialmente il via a questo nuovo appuntamento con il sapore, invitando residenti e visitatori a scoprire, calice alla mano, la ricchezza dei vini di collina e l’ospitalità della comunità di Rua di Feletto.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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