A Rua di Feletto, nel cuore delle colline di San Pietro di Feletto, la primavera si riconosce anche dal ritorno della 53esima Mostra dei Vini di Collina, appuntamento che ogni anno richiama residenti e visitatori attorno ai vini del territorio e alla vita della comunità. La nuova edizione è stata inaugurata sabato 25 maggio, nel piazzale antistante la sede municipale, dove i volontari della Pro Loco di San Pietro di Feletto hanno allestito una grande tensostruttura, pronta ad accogliere un fitto calendario di eventi fino a domenica 9 giugno.
Per chi arriva in questi giorni, la mostra si presenta come un piccolo villaggio del gusto: il programma prevede serate a tema, abbinamenti tra prodotti tipici, passeggiate tra le colline e due domeniche dedicate agli appassionati di Vespe e auto d’epoca, trasformando Rua in un punto di incontro tra enologia, motori storici e turismo lento. Il dettaglio degli appuntamenti è consultabile sulla pagina Facebook della Pro Loco di San Pietro di Feletto, utile bussola per organizzare la propria visita.
Al centro della rassegna ci sono 36 cantine con i loro 123 vini, espressione dell’eccellenza enologica locale. Qui il vino non è solo un prodotto da degustare, ma un modo per raccontare il territorio, le famiglie che lo coltivano e il paesaggio di filari che circonda il paese. La mostra diventa così un’occasione per incontrare i produttori, fermarsi a un tavolo, scambiare due parole e scoprire le differenze tra una bottiglia e l’altra, seguendo il filo delle denominazioni e delle diverse interpretazioni della collina.


«Grazie a tutti i collaboratori, ai volontari della Pro Loco che sono stati qui tutte le notti per l’allestimento della Mostra», ha dichiarato Arcangelo Marcon, presidente della Pro Loco di San Pietro di Feletto, ricordando come dietro ogni edizione ci sia un lavoro paziente e spesso silenzioso. Nelle prossime settimane sono previste quattro serate a tema con abbinamenti tra formaggi, primi piatti e vin col fondo, pensate come un modo per ringraziare le cantine e esprimere riconoscenza ai produttori che partecipano alla rassegna con le loro etichette.
All’inaugurazione era presente anche Paola Chies, consigliere comunale di Conegliano e presidente della Pro Loco di Ogliano, in veste di rappresentante del Comitato delle Mostre del Conegliano-Valdobbiadene. Nel suo intervento ha ricordato come manifestazioni di questo tipo aiutino a far conoscere il territorio attraverso il turismo lento, invitando chi arriva a fermarsi un po’ di più tra colline, borghi e cantine, invece di limitarsi a una visita mordi e fuggi. Accanto a lei, Roberto Franceschet, presidente del Consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave, ha sottolineato che «il mondo delle Pro Loco è progredito», annunciando anche la nomina di due vicepresidenti del Consorzio, Nicola Stefani e Luciano Piaia, a conferma di una rete associativa in continua evoluzione.


La serata inaugurale è proseguita con i saluti istituzionali di numerosi ospiti: Ernesto Fanfoni (consigliere dell’Unpli Lazio), Diego Tomasi (direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG), Sante Toffoli (presidente del Consorzio Colli di Conegliano), Benedetto De Pizzol (coordinatore regionale delle Città del Vino), Luciano Soldan (referente per il settore agricoltura di Banca Prealpi SanBiagio) e Michele Zanardo (presidente di Assoenologi). In platea si notavano anche Floriano Zambon per Città del Vino e Francesca Bertolin, presidente della Pro Loco di Fregona e del Consorzio Pro Loco Prealpi, insieme a diversi amministratori e ospiti. È un intreccio di realtà che mostra come la Mostra dei Vini di Collina sia diventata, negli anni, una tappa importante nel calendario delle iniziative legate ai vini dell’Alta Marca Trevigiana.
Non sono mancate le menzioni alle cantine del territorio per i loro vini, momento sempre atteso dagli addetti ai lavori. «Queste iniziative sono un grande apporto per la valorizzazione del prodotto enologico – ha commentato Michele Zanardo –. Qui esprimiamo una compagine di tecnici addestrati a degustare», richiamando l’attenzione sulla professionalità di chi, dietro le quinte, valuta e seleziona le etichette in mostra. Per il visitatore, quelle stesse etichette diventano un invito a mettere il naso nel calice e a riconoscere, sorso dopo sorso, il lavoro che sta dietro a ogni premio.


A chiudere la cerimonia è stato il tradizionale taglio del nastro, accompagnato dalle note dell’Inno nazionale suonate dalla 1906 Feletto band, che ha dato il via ufficiale a giorni di degustazioni, incontri e musica. Per tutta la durata della 53ª Mostra dei Vini di Collina, Rua di Feletto si propone così come una tappa da non perdere per chi desidera conoscere da vicino il mondo del vino e l’energia dei volontari che, anno dopo anno, continuano a tenere viva questa tradizione.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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