Guardando una foto aerea di Ponte della Priula scattata molto probabilmente nel 1961, appartenente al collezionista Augusto Gallonetto, si capisce subito quanto questo paese di Susegana sia cambiato in poco più di mezzo secolo. Nello scatto si riconosce il retro del Tempio Votivo: il campanile è già completato nella sua struttura, ma al suo interno mancano ancora le campane, che verranno installate solo il 24 maggio 1961. Pochi giorni dopo, il 18 giugno 1961, il campanile sarà inaugurato ufficialmente alla presenza dell’allora vescovo di Vittorio Veneto Albino Luciani, il futuro papa Giovanni Paolo I.


Attorno al Tempio, il tessuto urbano di Ponte della Priula appare molto diverso da quello odierno. Le case sono poche, distanziate, e il paese risulta visibilmente meno popolato, con ampi spazi aperti che oggi lasciano il posto a una trama più fitta di edifici e attività. È un paesaggio che racconta una fase ancora iniziale della crescita residenziale e commerciale del centro, prima del grande sviluppo degli ultimi decenni.
Anche la strada statale 13 Pontebbana mostra un volto che oggi fatichiamo a immaginare. Negli anni successivi, lungo il tracciato verranno tagliati molti degli alberi a bordo carreggiata e la strada sarà ampliata, assumendo l’aspetto che conosciamo. Nella foto dei primi anni Sessanta, invece, la Pontebbana è più stretta, incorniciata dal verde e con pochissimi veicoli in transito. Sono però già presenti gli iconici cipressi posti all’imbocco del ponte sul fiume Piave, elementi di paesaggio che continuano ancora oggi ad accogliere chi entra in paese.


Se attualmente la Pontebbana, soprattutto nel tratto di Ponte della Priula, è una delle arterie più trafficate della Marca Trevigiana, all’epoca dello scatto la situazione era ben diversa. A testimoniare il basso volume di traffico c’è anche l’assenza del semaforo all’incrocio di fronte al Tempio Votivo, installato solo in seguito e poi sostituito da una rotatoria per rendere più scorrevole il passaggio dei veicoli attraverso il centro abitato. Oggi chi arriva qui vede una strada moderna, larga e sempre animata; ma basta ripensare a quella foto del 1961 per riportare alla memoria un Ponte della Priula più quieto, sospeso tra il Piave, il Tempio Votivo e una Pontebbana quasi deserta.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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