C’è una chiamata che arriva nel cuore della notte o in un tranquillo mercoledì pomeriggio, un intervento rapido in centro o uno più complesso in un’altra zona della città. E poi ci sono le cose che non finiscono nei verbali: una parola di rassicurazione scambiata sul marciapiede, un’indicazione data a un anziano in difficoltà, un saluto prima di ripartire con i lampeggianti spenti.
“Esserci sempre”, il motto della Polizia di Stato, a Treviso non significa soltanto contrastare reati e violenze – che, come in ogni città italiana, fanno parte della quotidianità – ma vuol dire soprattutto presenza, vicinanza, attenzione. Una vigilanza costante che spesso passa dalla prevenzione, dal controllo del territorio, dall’ascolto di chi chiede aiuto anche solo per orientarsi.


Qdpnews.it ha seguito per un turno pomeridiano le volanti della Questura di Treviso, affiancando gli agenti durante gli interventi per una lite in strada, nei controlli in pieno centro storico, ma anche nei momenti più semplici, come aiutare alcuni anziani a raggiungere la loro destinazione.


Un semplice “Grazie”, un saluto o l’augurio di buone feste: basta questo alle donne e agli uomini della Questura trevigiana per ricordare loro che “Esserci sempre” non significa solo compiere arresti o fermare i ladri, ma soprattutto far sentire la popolazione più sicura e rassicurare chi ne ha maggiormente bisogno. Perché quella divisa azzurra con la scritta Polizia è, prima di tutto, un presidio di fiducia.


Poi c’è la cronaca, con i codici rossi, la violenza giovanile, le rapine, le spaccate. Ma se Treviso – almeno secondo le classifiche – resta una città sicura, lo si deve anche a questo lavoro silenzioso e continuo, svolto ogni giorno e a ogni ora da chi pattuglia le strade per garantire il normale svolgimento della vita dei cittadini.


Ogni giorno le donne e gli uomini delle Volanti della Questura di Treviso lasciano piazza delle Istituzioni per raggiungere il centro e la periferia della città. Scendono in strada anche nel periodo natalizio, quando molti smettono di lavorare, i turisti trascorrono le vacanze nel capoluogo della Marca e i giovani affollano il centro cittadino.


“Le volanti rappresentano il volto più immediato e riconoscibile della Polizia di Stato – commenta la dirigente della Questura di Treviso, Bruna Timbone –: stiamo parlando di pattuglie operative 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, impegnate a rispondere alle chiamate di emergenza della collettività”.
Dottoressa Timbone, come gestite l’emergenza?
“La gestione dell’emergenza è un’attività quotidiana, ma accanto a questo c’è anche un ruolo di rassicurazione. A volte i cittadini hanno semplicemente bisogno di un consiglio o di una presenza, anche laddove l’intervento istituzionale in senso stretto non è richiesto. Le volanti si occupano dunque sia di emergenze sia di controllo del territorio, un’attività che nel periodo natalizio diventa ancora più delicata per l’aumento delle persone presenti in centro a Treviso”.
Qual è la risposta della Questura per far fronte a questo aumento di visitatori e di giovani nel centro città?
“La Questura di Treviso si organizza per il periodo delle feste aumentando i presìdi di sicurezza sul territorio. Viene impiegato più personale per garantire la gestione delle emergenze e, allo stesso tempo, assicurare ai cittadini la piena fruibilità degli spazi comuni, in particolare del centro storico, che in questo periodo è particolarmente affollato. Durante le festività siamo quindi presenti in numero maggiore rispetto al solito proprio per garantire sicurezza e interventi tempestivi”.
Dottoressa Timbone, quanto è importante il controllo costante del territorio sia per un pronto intervento sia per la prevenzione del crimine?
“Il controllo del territorio è fondamentale perché ci consente di operare sia in chiave repressiva sia preventiva. La presenza costante permette di garantire un pronto intervento quando scatta un’emergenza, arrivando il più rapidamente possibile sul posto. Allo stesso tempo consente di mappare le aree più sensibili dal punto di vista della criminalità. La presenza visibile delle pattuglie ha infatti anche un forte valore preventivo: scoraggia le attività criminali e contribuisce a rafforzare il senso di sicurezza dei cittadini, che percepiscono una presenza concreta e continua sul territorio”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto e Mihaela Condurache)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata








