Lo hanno trovato morto poco prima dell’inizio del proprio turno come centralinista del Suem. Non c’è stato nulla da fare per Alberto Zapolla, 59 anni, deceduto attorno alle 13.30 di oggi martedì e rinvenuto da alcuni colleghi nei pressi della macchinetta del caffè.
A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione messi in atto dai colleghi e dal personale medico: Zapolla è stato stroncato da un malore improvviso, con ogni probabilità un infarto.
Profondamente scossi gli operatori e gli infermieri che avevano condiviso con lui anni di lavoro all’interno della centrale operativa del Suem 118, ma che hanno continuato il proprio turno di lavoro prestando soccorso ai cittadini della Marca che ne hanno avuto necessità.
L’uomo, che lascia la moglie Teresa e il fratello Francesco, si occupava dei trasporti ordinari delle ambulanze.
Il ricordo dell’Ulss 2
“Oggi poco prima delle 14 a inizio turno un operatore del Suem, Alberto Zapolla, si è improvvisamente accasciato: tutti gli operatori del Suem presenti sono subito intervenuti con una rianimazione prolungata e numerose scariche di defibrillatore; accompagnato in cardiochirurgia, sempre con rianimazione cardiopolmonare in corso, proseguita anche dall’équipe di anestesisti e cardiochirurghi, non c è stato purtroppo nulla da fare.
La sua improvvisa scomparsa ha destato profonda commozione in tutti colleghi e nell’intera Ulss 2. “Perdiamo un valido operatore, innamorato del suo lavoro e amato da tutti. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore” le parole del direttore generale Francesco Benazzi.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Ulss 2 Marca trevigiana)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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