Addio al Maresciallo e Cavaliere Giovanni Ignetto: “Un comandante e un padre. L’uniforme, una missione”

Il maresciallo e cavaliere Giovanni Ignetto

Si è spento nella notte di Natale, lasciando un vuoto incolmabile. La comunità di Pieve di Soligo e l’Arma dei Carabinieri sono in lutto per la dolorosa scomparsa del maresciallo e cavaliere Giovanni Ignetto, venuto a mancare all’età di 75 anni, dopo un tempo di malattia.

Nato nel 1950 a Grisignano di Zocco (Vicenza), Ignetto era originario di Valstagna (Vicenza), nella valle del Brenta. Sposato con Alessandra da 49 anni, padre di Ilaria e Alessandro e nonno di quattro nipoti, era figura di riferimento nell’Arma e anche all’interno della società civile ed ecclesiale pievigina.

Il servizio nell’Arma dei Carabinieri

Il maresciallo Ignetto fu comandante della Stazione dei Carabinieri di Pieve di Soligo per vent’anni, da giugno 1990 a giugno 2010. In precedenza, dal 1982 al 1990 era stato alla guida della Stazione di Cornuda, e dal 1976 al 1982 brigadiere al nucleo operativo di Desenzano del Garda (Verona). 

“L’Arma dei Carabinieri è sempre stata la sua grande famiglia. Viveva il suo lavoro come una missione, prodigandosi per gli altri e per il bene delle comunità dove ha operato – ricordano i familiari -. Papà ci ha insegnato che i ‘ragazzi’ che abitavano in caserma e lavoravano con lui erano come figli per lui e fratelli per noi. Quando si trovavano lontani da casa, durante le festività, si ‘allungava la tavola’ e si trascorrevano il Natale o la Pasqua tutti insieme”.

Come testimoniano tante persone che lo ricordano nel suo impegno professionale, il cavaliere Ignetto ha sempre assolto il proprio servizio con dignità e onore, contribuendo in tal modo alla piena riuscita della missione affidata all’Arma sul territorio, in particolare nell’ufficio di rassicurazione sociale alla guida della Stazione pievigina.

Il maresciallo Ignetto era molto stimato e benvoluto dai colleghi dell’Arma: “Giovanni Ignetto era persona d’altri tempi – commenta il luogotenente Alberto Bosco, comandante della Stazione di Vittorio Veneto, già in servizio a Pieve di Soligo ai tempi di Ignetto -; per lui indossare l’uniforme rappresentava una vera e propria missione perché come tale intendeva la non facile professione di Carabiniere. La sua azione di comando si poteva definire particolarmente paterna. In buona sostanza ci considerava tutti figli suoi e, pur sapendo essere severo se necessario, ci voleva bene come un padre; con lui la Caserma era una vera e propria piccola famiglia“.

L’impegno nel sociale e in parrocchia: “Le offerte alla Casa alpina”

Oltre al suo lavoro, nel tempo della pensione Ignetto si è distinto per le attività in campo civile, sociale ed ecclesiale.

A Pieve di Soligo dal 2011 fu Coordinatore del gruppo volontari, e poi dal 2017 al 2021 responsabile del gruppo della Protezione civile: “L’Amministrazione comunale – commenta il sindaco Stefano Soldan – esprime il più vivo cordoglio per la scomparsa del Maresciallo e Cavaliere Giovanni Ignetto e abbraccia i familiari in questo momento di dolore e distacco. Una notizia che rende più freddo questo Santo Natale”.

“Uomo delle istituzioni – prosegue – ha servito l’Arma dei Carabinieri e lo Stato con abnegazione, non facendo mai mancare però l’umanità e sensibilità che lo contraddistinguevano”.

“Di lui ricordiamo anche l’impegno civico a favore della comunità di Pieve di Soligo – conclude il primo cittadino – Fu responsabile del gruppo locale di Protezione civile, offrendo con competenza e servizio il proprio decisivo contributo all’istituzione e alla crescita di questa importante realtà. Alla moglie Sandra, ai figli Ilaria e Alessandro il nostro abbraccio è vivo cordoglio”.

La scomparsa di Ignetto addolora profondamente anche la parrocchia pievigina, che in lui ha sempre trovato un punto di riferimento, in particolare come presidente del Comitato della Casa Alpina “Stella Battistella Moccia” di Pecol di Zoldo Alto (Belluno): in questa veste per molti anni egli coordinò con serietà e passione la gestione, la cura e alcuni importanti interventi nella struttura. Alla stessa casa saranno destinate le offerte dei funerali, come annunciato nell’epigrafe.

“Papà aveva una grande fede, vissuta in modo molto sobrio, ma sempre a servizio della comunità parrocchiale – aggiungono i familiari – Per diversi anni ha coordinato il gruppo dei volontari della casa Alpina di Pecol, seguendo in prima persona, insieme ad altri volontari, la realizzazione del nuovo grande salone interrato. Amava quel luogo: per tale ragione abbiamo deciso di devolvere tutte le offerte del suo funerale proprio a quest’opera parrocchiale che ci è tanto cara e che ha fatto parte della crescita di noi figli”.

Già consigliere dell’Adc Eclisse Carenipievigina Calcio, Ignetto ha ricoperto incarichi dirigenziali anche nell’Usd Barbisano Eclisse Calcio, società dove ha favorito lo sviluppo del settore giovanile: “Giovanni da tanti anni era impegnato come dirigente con noi – ha scritto la realtà barbisanese sui social – contribuendo in modo fondamentale alla crescita della nostra società. L’Usd Barbisano Eclisse porge le più sentite condoglianze e si stringe con affetto a tutta la sua famiglia”.

Lunedì pomeriggio i funerali in Duomo

“In questi giorni – concludono i familiari – stiamo ricevendo tante testimonianze sulla bontà di papà: tutti manifestano per lui un grande attaccamento e sincera stima. Nella sua vita aveva avuto alcuni problemi di salute, ma li aveva sempre superati con tenacia; nell’ultimo periodo la malattia lo aveva reso molto fragile. Papà lascia un grande vuoto, ci mancherà tanto. Era un nonno speciale, innamorato della sua famiglia e dei suoi nipoti. Porteremo avanti i suoi insegnamenti”.

Il maresciallo Ignetto lascia nel dolore la moglie Alessandra, i figli Ilaria con Andrea, Alessandro con Claudia, gli adorati nipoti Giovanni, Agnese, Giacomo e Greta, le sorelle, i cognati, i nipoti, i parenti e amici tutti, che così hanno salutato il loro congiunto sull’epigrafe: “Grazie Papà e Nonno, di te ci mancheranno la tua bontà, la tua gentilezza e la tua disponibilità verso tutti”.

I funerali saranno celebrati lunedì 29 dicembre alle ore 15 nel Duomo di Pieve di Soligo, dove domenica alle 19.30 sarà recitato il rosario. Il caro Giovanni riposerà nel cimitero di Pieve di Soligo.

(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto: Onoranze funebri Colletto)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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